Il Papa contro riciclaggio e terrorismo

Il Papa contro riciclaggio e terrorismo

La pace è minacciata da un uso improprio del mercato, dell’economia e del terrorismo

ancor più terribile  della violenza che il terrorismo perpetra causando morte,odio e instabilità sociale”. Così inizia la lettera apostolica di Benedetto XVI pubblicata il 30 dicembre –legge 127-  in forma di “Motu proprio”ed intesa a contrastare il riciclaggio ed il finanziamento del terrorismo.
“La Santa Sede –prosegue la lettera-approva questo impegno e vuole far proprie queste regole nell’utilizzo delle risorse materiali che servono allo svolgimento della propria missione e dei compiti della Città del Vaticano”. In questa lettera il Papa dà notizia della istituzione di un nuovo organismo che prenderà il nome di “Autorità di informazione finanziaria” in sigla AIF che garantirà trasparenza e controllo dei movimenti interni dello IOR,la cosiddetta banca vaticana,che dovrà adeguarsi alle normative europee, spianando la strada verso l’inserimento dell’istituto di credito vaticano nella white list delle banche perfettamente in linea con la normativa antiriciclaggio.
“In questo modo – ha affermato Padre Federico Lombardi Direttore della Sala stampa vaticana –si eviteranno in futuro quegli errori che così facilmente diventano motivi di scandalo per l’opinione pubblica e per i fedeli”. Nelle normative approvate da Benedetto XVI per il reato di riciclaggio sono previsti da 4 a 12 anni di carcere e fino a 15 mila euro di ammenda,15 anni per reati legati al terrorismo ed all’eversione, fino a quattro anni di carcere per malversazioni ai danni dello Stato e fino a sei anni per truffa ed abuso di informazioni privilegiate. Il Vaticano congelerà tutti i fondi e le risorse economiche di soggetti legati al terrorismo. Lo Statuto della legge 127 individua poi l’organigramma dell’Autorità di informazione finanziaria che sarà composto da un Presidente e da un Consiglio direttivo di quattro membri nominati dal Pontefice tra “persone di provata affidabilità,competenza e professionalità”. Le nuove norme sono state emanate in esecuzione della Convenzione monetaria fra il Vaticano e l’Unione Europea sottoscritta il 17 dicembre del 2009, per cui d’ora in poi chiunque svolga una attività di tipo economico finanziario legata alla Santa Sede è tenuto al rispetto degli obblighi di prevenzione in materia di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo. Tutto sarà sottoposto al controllo dell’ AIF.
E’ un cambiamento epocale per la Banca Vaticana per cui non sarà più consentito aprire conti attribuiti ad una cifratura di codici ma dovranno essere esclusivamente nominativi . Alcuni soggetti esterni al Vaticano nel passato avevano utilizzato la banca vaticana per fini impropri .
L’articolo 39 di questa nuova legge,che entrerà in vigore il 1 aprile 2011,  prevede che “ogni persona fisica che entra o esce dallo Stato trasportando denaro di importo pari a quello stabilito dalla disciplina vigente nell’ordinamento europeo deve dichiarare tale somma in forma scritta all’autorità di informazione finanziaria”,la dichiarazione conterrà i dati identificativi del dichiarante,del destinatario del denaro, la sua origine, l’itinerario seguito. Padre Lombardi, in una sua nota esplicativa dice che “La Chiesa sarà più credibile davanti alla comunità internazionale ed ai suoi membri e questo è di importanza  vitale per la sua missione evangelica”.      

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