“Abbiamo approvato il prosieguo della caccia al cinghiale – afferma Petrini - dal 3 al 31 gennaio 2011, sulla base delle richieste pervenute alle Province, affinché gli obiettivi prefissati, in termini di tutela delle produzioni agricole e di sicurezza stradale vengano raggiunti. Il prelievo sarà consentito per tre giorni a settimana a scelta del cacciatore, fermo restando il silenzio venatorio nelle giornate di martedì e venerdì, entro i limiti stabiliti dai singoli piani provinciali”.
La Regione Marche nel luglio 2010, ha stabilito il valore massimo di densità che la specie può presentare sul territorio, attraverso un rapporto tra percentuale di coltivi e densità di popolazione. Le Province devono prevedere, quindi, una ripartizione del territorio di propria competenza con tre livelli di densità: tendente allo zero, non superiore a due individui per chilometro quadrato e, il terzo livello, non superiore a cinque. Successivamente, per contenere la specie ad un livello accettabile, la Giunta regionale, in collaborazione con le Province, ha approvato piani di contenimento straordinari, nel periodo 15 febbraio – 31 marzo 2010. Con il vigente calendario venatorio è stato, poi, stabilito l’anticipo del prelievo del cinghiale al 2 ottobre con chiusura al 2 gennaio 2011, prevedendo inoltre che se gli obiettivi prefissati non fossero stati raggiunti, ulteriori periodi di caccia sarebbero sati approvati, sempre nel mese di gennaio 2011. Obiettivi che, in base a quanto segnalato dalle singole Province, non sono stati raggiunti, anche a causa delle avverse condizioni climatiche. Di qui l’esigenza della proroga disposta con l’atto di Giunta approvato.