Presepe Poliscenico Permanente 'Paolo Fontana'

Presepe Poliscenico Permanente 'Paolo Fontana'

Le statuine, di 20 cm, sono modellate in terracotta da artisti spagnoli di fama internazionale

Il Presepio, poliscenico, è composto da 19 scene riguardanti alcuni dei momenti più salienti della vita di Gesù Cristo. L’opera è stata dedicata al presepista scomparso, Paolo Fontana (1949 – 1985) promotore del progetto.
Le statuine, di 20 centimetri, sono modellate in terracotta da artisti spagnoli di fama internazionale presenti in Italia in pochi Presepi.
La maggior parte delle piante provengono anch’esse dalla Spagna e sono realizzate in piombo o terracotta. Le ambientazioni e gli sfondi sono in gesso lavorato dagli organizzatori secondo la scuola dei Maestri presepisti Catalani. Seguendo la tecnica della scuola catalana è stato ridotto al minimo l’uso del muschio e dei movimenti privilegiando l’utilizzo del gesso e la cura dei minimi particolari. In un’indagine del quotidiano “Sole 24 Ore” di alcuni anni fa sono stati inseriti fra i 118 principali Presepi italiani.
I promotori del Presepio sono un gruppo di appassionati che dal 1973, annualmente, curano l’abbellimento del Presepio. Da principio si denominavano “Comitato Presepio Permanente” sino al 1984 quando, con atto costitutivo notarile, presero il nome di “Associazione Amici del Presepio Permanente”.
Ogni anno dunque il Comitato rinnova una scena, per il Natale 2010, ovvero il 34° anno, stanno sistemando la scena “Gesù e la Samaritana”.
È possibile visitare il presepe tutti i giorni dal 25 dicembre 2010 al 6 Gennaio 2011, l'orario durante i festivi è dalle ore 15 alle 19, durante i feriali dalle ore 15 alle ore 17.
Anche durante le domeniche del 16, 23 e 30 Gennaio 2011 il presepe sarà aperto dalle 15 alle 17. L’organizzazione è anche disponibile ad aperture fuori periodo a scolaresche o gruppi di appassionati. Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare lo 0735.778057.

Visitare il Presepe è anche un'ottima occasione per recarsi presso il Museo Archeologico del Territorio, sempre a Marano. II museo ha sede nell'antichissimo Palazzo Cipolletti, risalente al XIII- XIV secolo. Articolato su tre piani, il percorso museale prevede tre sezioni, romana, preistorica e picena.
Il museo mira a dipingere una comunità, quella appunto dei Cuprenses, i Piceni di Cupra, colta in un preciso momento della sua storia, quello della massima fioritura demografica, culturale ed economica, fra VI e V secolo a.C. La comunità cuprense viene illustrata attraverso la presentazione di alcuni aspetti fondamentali della sua vita quotidiana: i rituali funerari, i modelli abitativi, le usanze tipiche e il costume locale, le produzioni artigianali specifiche, in sostanza attraverso i caratteri di un'identità culturale ben definita.
La sezione preistorica raccoglie le testimonianze della frequentazione dei gruppi umani nel territorio di Cupra Marittima dal Paleolitico inferiore al Neolitico e all'età del Bronzo.
All'interno del Museo è anche conservato uno scheletro all'interno di una tomba “alla cappuccina” risalente al periodo tra il I ed il II secolo d.C., reperti rinvenuti durante le attività di scavo dei “Campi archeologici” per bambini stranieri. Il Museo sarà aperto il 26, 27 e 28 dicembre 2010 e il 2, 4, 5, e, 5 gennaio 2011 dalle ore 16 alle ore 19.