Carbon, Restart affida a Petroltecnica Srl il progetto di bonifica

Carbon, Restart affida a Petroltecnica Srl il progetto di bonifica

Occorre la variante urbanistica per definire la bonifica

In attesa di uno strumento urbanistico – quale il piano regolatore generale – che regoli e disciplini lo sviluppo dell’intero territorio comunale, individuando le esigenze e gli interventi a beneficio della crescita della città, si rende ora indispensabile un provvedimento normativo per quelle aree, come l’ex Sgl Carbon, che necessitano di interventi di risanamento e riqualificazione, e sono oggetto di piani di sviluppo strutturati.
Condizione essenziale è quindi la definizione di una variante urbanistica, che in tempi ragionevolmente contenuti risponda a queste nuove esigenze e stabilisca con precisione la specifica sistemazione urbanistica (ovvero, la destinazione d’uso) dell’area ex Sgl Carbon, dalla quale dipende in modo diretto la stesura del più corretto piano esecutivo di bonifica e la scelta delle tecniche d’intervento adeguate.
È indispensabile un agire normativo, che non deve scontare eccessiva fretta o superficialità, ma deve corrispondere a una volontà generale di riqualificazione e rilancio del territorio da parte di tutti gli attori interessati (istituzioni, enti, imprese, sindacati, associazioni, ecc.). Deve essere parte di un rilancio guidato dalla realtà imprenditoriale locale, sostenuto dalle istituzioni, e oggetto di un Accordo di Programma, in grado di garantire la concertazione e il raccordo delle competenze necessarie perché l’area e la sua economia possano ripartire.

“L’obiettivo è dare una grande occasione a tutto il territorio con il progetto di riqualificazione dell’area ex Sgl Carbon - afferma Franco Gaspari, presidente di Restart srl -. Oggi avrebbe dovuto tenersi il secondo appuntamento del tavolo di concertazione tra Restart, imprenditori, istituzioni e sindacati. La mancata convocazione da parte del Comune ci lascia disorientati, ma ci auguriamo che l’incontro venga riprogrammato quanto prima. La concertazione tra istituzioni, sindacati e mondo dell’imprenditoria è indispensabile perché il progetto venga avviato correttamente. Per questo siamo aperti a incontrare tutti i soggetti che possono essere a vario titolo coinvolti, per dare maggiore forza allo sviluppo di un piano che porti il sito dell’ex Carbon, ora dismesso, ad essere il volano dell’economia e dell’occupazione nel Piceno”.
L’avvio della bonifica dell’area ex Carbon deve segnare l'inizio di una fase nuova del processo di programmazione strategica della città di Ascoli e del suo territorio e rappresenta una chiamata all'azione per tutti i soggetti coinvolti nel processo (Comune, Provincia, Regione, Organizzazioni Sindacali, Associazioni, Enti e organismi di ricerca, organizzazioni e istituzioni preposte al sostegno delle eccellenze e dei valori che il territorio può esprimere), desiderosi di portate il proprio concreto contributo al bene comune.
Proprio in quest’ottica la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno ha chiamato uno specialista, Giuseppe Campanella, esperto nella gestione di fondi chiusi e nella creazione di start up innovative attraverso il coinvolgimento delle imprese più consolidate nei settori a maggior tasso d’innovazione e del mondo della finanza d'impresa (angel capital, seed capital, private equity).
“Stiamo lavorando per la definizione di un progetto concreto e attuabile per il Polo Tecnologico di Ascoli, che non deve essere una scatola vuota, ma un vero incubatore, capace di cogliere le iniziative più promettenti nei comparti più sensibili alla ricerca, attento alle realtà economiche locali, capace di attrarre aziende giovani, dinamiche e dare un supporto alla nascita, avvio e sviluppo competitivo di nuove imprese e spin off nei più svariati settori. – Afferma Giuseppe Campanella – E tutto questo sarà possibile offrendo, attraverso l’impegno delle istituzioni e quindi nell’ambito di un Accordo di Programma, quegli incentivi necessari ad attrarre le migliori eccellenze del Paese, soprattutto nel settore delle fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica, dei nuovi materiali e del biotech”.