500 milioni di metri cubi di gas a sotto Porto D’Ascoli

500 milioni di metri cubi di gas a sotto Porto D’Ascoli

Gaz de France e Acea gestiranno un deposito nazionale del valore di 97 milioni di euro

Stando alla documentazione prodotta, la Gas Plus – società formata dalla ACEA italiana e da Gaz De France – ha ottenuto dal Ministero dello Sviluppo economico la concessione per lo sfruttamento, quale deposito di stoccaggio, di un giacimento esaurito sotto la riviera picena. Si tratta di un giacimento di capacità molto importante: 500 milioni di metri cubi di working gas, cioè di gas immagazzinabile e ri-estraibile, equivalente a circa il 5% dell’intera capacità di stoccaggio italiana.
“Non siamo in grado di determinare se tale installazione sia o no pericolosa per l’ambiente e per l’incolumità dei residenti” – afferma il capogruppo PRC in consiglio comunale, Daniele Primavera, nella conferenza stampa appositamente convocata – “ma ci chiediamo il perché di questo silenzio da parte di tutte le istituzioni competenti in materia. Gli enti, il Comune di San Benedetto, la Regione, la Provincia di Ascoli hanno ricevuto il progetto definitivo con lo Studio d’impatto ambientale già a fine di Luglio; hanno lasciato però che i tempi per la presentazione delle eventuali osservazioni decorressero inutilmente. Oggi i cittadini quindi hanno ben poche possibilità d’intervento, e tutto perché Gaspari e gli assessori provinciali del PDL hanno deciso di non dire niente a nessuno. ”
Secondo quanto riportato da Rifondazione, per l’impianto sarà necessario scavare 6 nuovi pozzi a circa 3000 metri di profondità, operazione che porterà via con ogni probabilità due anni. Sebbene l’impatto urbanistico sia limitato, poiché piccole sono le strutture che verranno realizzate in superficie, è evidente che si tratti comunque di un intervento molto delicato.
In serata, il Comune ha diramato un comunicato stampa in cui sostiene di essere disponibile ad ospitare la presentazione del progetto alla cittadinanza da parte degli uffici tecnici regionali.
“Certo è incredibile  - chiosa il consigliere – che una amministrazione sempre pronta a spendere il valore della ‘partecipazione’ nell’ordinaria manutenzione di asfalti e marciapiedi nasconda poi un intervento così importante ai cittadini del quartiere”.