Protezione civile, come fronteggiare i terremoti

Protezione civile, come fronteggiare i terremoti

Lo scenario individuato è stato un evento sismico di magnitudo 6.4

Lo scenario individuato è stato un evento sismico di magnitudo 6.4 che ha interessato il territorio della Grafagnana e l’obiettivo principale era quello di verificare la risposta in emergenza attraverso l’attivazione e l’integrazione del Servizio nazionale con il meccanismo europeo di protezione civile.
L’allerta è scattata il 25 novembre a mezzogiorno con la richiesta alla Sala operativa regionale di attivare la nostra struttura sanitaria da campo. La colonna mobile regionale composta da 15 tecnici, 51 volontari (Anpas, Ares, CB Club Mattei di Fano, Cri, Vigili del fuoco volontari Ancona, gruppi comunali di Castelfidardo, Loreto e Filottrano),16 automezzi, tra cui autoarticolati, segreteria mobile, mezzi antincendio, ambulanze, pulman e fuoristrada, è partita da Ancona alle due di pomeriggio alla volta di Castelnuovo di Garfagnana (LU).I funzionari della Regione giunti sul posto hanno presieduto il centro operativo nazionale istituito a Viareggio, ove hanno ricevuto istruzioni e indicazioni per operare sul territorio toscano colpito dal sisma e in particolare per sperimentare nuove tecnologie introdotte dal Servizio Sismico Nazionale per la verifica del danno al patrimonio edilizio. Il Posto medico avanzato allestito è stato utilizzato per gli interventi sanitari a seguito del recupero di persone coinvolte dal sisma.
A fine esercitazione si è svolto il workshop nell’elegante cornice del Palazzo Ducale di Lucca e il neo Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha ringraziato le Regioni intervenute nella simulazione ed ha auspicato una sempre maggiore integrazione del sistema italiano nel meccanismo europeo di protezione civile.