Berlusconi è vanitoso e incapace. ''Incapace, vanitoso e inefficace come leader europeo moderno'', un leader ''fisicamente e politicamente debole'' le cui ''frequenti lunghe nottate e l'inclinazione ai party significano che non si riposa a sufficienza'': è il giudizio dell'incaricata d'affari americana a Roma Elizabeth Dibble sul presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in un documento inviato a Washington. In un altro file secondo El Pais, si fa riferimento alle ''feste selvagge di Berlusconi''. E sui rapporti con Putin - secondo quanto scrivono diplomatici Usa nel 2009 - si parla di una relazione straordinariamente stretta, che include ''regali generosi, contratti energetici redditizi. Berlusconi sembra essere il portavoce di Putin in Europa''.
Medvedev è come Robin rispetto a Batman (Putin). Il presidente russo ''fa la parte di Robin rispetto al Batman di Putin'', nonostante sia di rango maggiore. E Vladimir Putin, viene definito ''alpha dog'', il maschio dominante, secondo i cablogrammi americani.
Gheddafi usa il Botox (botulino) ed è ipocondriaco. L'ambasciatore americano a Tripoli racconta che ''Gheddafi, il dittatore piu' longevo del mondo usa il botox ed e' un vero ipocondriaco, che fa filmare tutti i suoi controlli medici per analizzarli dopo con i suoi dottori''. Inoltre, di rado esce senza la sua ''infermiera ucraina'', una ''voluttuosa bionda di 39 anni, con cui ha una relazione''. Le 'stranezze' di Gheddafi, hanno anche portato la presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner a sollevare con Washington sospetti sul suo stato di salute mentale.
Sarkozy è un imperatore nudo. Per El Pais, ''la diplomazia americana non mostra una grande stima neanche per il presidente francese Nicolas Sarkozy' 'ritenuto ''un imperatore senza vestiti''.
Merkel è poco creativa. ''l'Europa non e' cosi' importante per gli Usa'' - svela uno dei documenti - anche la cancelliera tedesca Angela Merkel finisce nei giudizi sferzanti dei diplomatici americani: ''Evita i rischi ed e' raramente creativa'', si legge in un documento.
Cameron. Alcuni documenti indicano che l'attuale premier britannico, il conservatore David Cameron, non gode di grande considerazione alla Casa Bianca. Critiche anche ai reali: almeno un esponente, il principe Andrea, ha agito a volte ''in modo inopportuno''.
Ahmadinejad come Hitler. Nei documenti riservati il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad viene definito ''il nuovo Hitler''. Un clamoroso documento svela come gli alleati arabi degli Stati Uniti, in particolare l'Arabia Saudita, spingevano la Casa Bianca per un attacco contro l'Iran per bloccarne il programma nucleare. E poi ancora, la politica di fermezza degli Usa sull'Iran e' stata 'spinta' da Israele.
Karzai è paranoico. Il presidente afghano Hamid Karzai e' ''ispirato dalla paranoia'', secondo una delle definizioni dei diplomatici Usa. Inoltre, suo fratello e' da tenere sotto controllo perche' e' un trafficante: ''Con Ahmed Wali Karzai, il fratellastro del presidente afgano, dobbiamo avere a che fare in quanto numero uno del Provincial Council ma e' sottointeso che e' uno corrotto e un trafficante di stupefacenti''. Questa la descrizione di Ahmed Wali Karzai fornita dai diplomatici americani, riportata dal New York Times. ''Sembra non capire il livello di conoscenza che abbiamo delle sue attivita'. Dobbiamo monitoralo attentamente e in modo chiaro, inviandogli un messaggio chiaro''
Abdullah. Il re saudita' esorto' piu' di una volta gli Usa ad attaccare l'Iran per bloccare il programma nucleare di Teheran. "Bisogna tagliare la testa al serpente", ha implorato re Abdullah in uno dei passaggi rivelati.
Clinton. I diplomatici Usa trasformati in spie per carpire segreti e intenzioni del segretario generale Ban Ki-Moon. Il segretario di Stato Usa in una nota del 31 luglio 2009 chiese di mettere sotto osservazione i diplomatici stranieri all'Onu e i vertici del Palazzo di vetro.
Cina. Emerge un piano americano per spingere i sauditi a offrire una costante fornitura di petrolio a Pechino, in modo da liberare la Cina dalla dipendenza energetica dall'Iran; e i sauditi avrebbero concordato e insistito con Pechino perche' non si opponesse alle sanzioni contro Teheran.
Erdogan. Gli Usa mettono in evidenza che il primo ministro turco costituisce una minaccia islamica perche' sarebbe in particolare sotto l'influenza del suo ministro degli Esteri Ahmet Davutoglu.
Eritrea. Accusata di sostenere le milizie islamiche in Somalia. L'ambasciatore Usa, Ronald McMullen, scrisse a Washington che i funzionari dell'Asmara "sono ignari o mentono" quando negano di sostenere gli Shabab, il gruppo islamista legato ad Al Qaeda e in lotta contro il governo di transizione somalo.
Israele. I rapporti rivelano un fronte comune tra Israele e alcuni dei suoi avversari arabi di lunga data, in particolare i sauditi. Il risultato e' che pubblicamente gli Stati arabi stanno zitti, nel timore di tensioni e violenze interne; in privato premono per un'azione forte.
Kim Jong-il. Il leader coreano viene descritto come un "vecchio tizio flaccido" e qualcuno che comunque ha sofferto "traumi fisici e psicologici" a causa dell'icuts.
K come Karzai. Il presidente afghano e' "un uomo estremamente debole che non ha ascoltato gli eventi e che invece si e' lasciato influenzare da qualcuno venuto per raccontargli le storie piu' bizzarre e complotti contro di lui".
Mugabe. Il presidente dello Zimbabwe e' semplicemente bollato come "il vecchio pazzo" da Maite Nkoana-Mashabane, ministro sud-africano per la cooperazione internazionale, in un rapporto da Pretoria.
Nordcorea. Ha fornito all'Iran missili sofisticati capaci di colpire capitali dell'Europa occidentale e Mosca.
Netanyahu. Il premier israeliano e' "elegante e affascinante", ma non mantiene le promesse.
Putin. Il premier russo definito "macho". Dai documenti di Wikileaks emerge inoltre il rapporto "straordinariamente stretto" con Berlusconi. Si parla di "generosi regali, lucrosi contratti in campo energetico e un oscuro intermediario italiano che parla russo". Secondo i diplomatici Usa Berlusconi appariva sempre piu' come "il portavoce di Putin" in Europa.
Russia. "E' virtualmente uno Stato della mafia''. Così i diplomatici americani, secondo i documenti di Wikileaks, descrivono la Russia. "La Russia e le sue agenzie usano i boss della mafia per effettuare le loro operazioni, la relazione è così stretta che il Paese è divenuto virtualmente uno stato della mafia", scrivono i diplomatici Usa a Washington.
Siria. Preoccupazioni americane per la continua fornitura di armi "sempre piu' potenti" a Hezbollah nonostante Bashar al-Assad avesse garantito al Dipartimento di Stato americano di non fornire armi alla milizia nel sud del Libano.