Tenera Ascoli, dal forum sull'oliva ascolana la via per lo sviluppo

Tenera Ascoli, dal forum sull'oliva ascolana la via per lo sviluppo

Giovanni Massi: oltre 32 mila piante censite, ma le aziende attive ne campo della DOP solo 8

Sono le parole d’ordine emerse dal forum di apertura della settima edizione di “Tenera Ascoli. Viaggio tra storia e gusto”, tenutosi presso la Sala dei Mercatori della Pinacoteca civica. Presenti il vicepresidente della Regione Marche Paolo Petrini, l’on. Luciano Agostini, il sindaco Guido Castelli, il vicepresidente dell’ente camerale Gino Sabbatini , il consigliere della Fondazione Carisap Maurizio Frascarelli, i promotori della manifestazione - Emidio Bachetti, presidente onorario Slow Food e Nelson Gentili, Fiduciario, oltre a numerosi esperti ed operatori del settore, il convegno è entrato presto nel vivo della discussione.
Con il presidente della Cooperativa olivicoltori Italia centrale, Giovanni Massi, che ha ricordato come nonostante le piante di olivo messe in produzione nella sola provincia di Ascoli siano raddoppiatte negli ultimi due ani ( oltre 32 mila piante censite ), le aziende attive ne campo della DOP sono appena 8, con 150 quintali di prodotto : “Questo dimostra – ha detto Massi – che in considerazione del fatto che la domanda ora sia in forte in crescita , esistono ancora enormi potenzialità di sviluppo e occupazione nel comparto, sia in relazione alle olive che all’olio di qualità.
“ Per questo il sindaco Castelli ha sostenuto che “se molto lavoro è stato fatto, grazie anche allo sforzo di Slow Food cominciato già negli anni Novanta, occorre far conoscere meglio all’esterno quello che si realizzato, con un ampio sistema di relazioni e di una decisa opera di comunicazione. Io proporrò presto – ha aggiunto Castelli – un tavolo istituzionale in funzione del sostegno ad un prodotto che ha valenza strategica per la città e il suo territorio.” In una parola dunque, collaborazione a 360 gradi, che si deve però affiancare ad un lavoro” di selezione” delle proposte e dei prodotti di eccellenza, da valorizzare sul mercato, così come ha sostenuto l’assessore regionale all’agricoltura Paolo Petrini. Attirando sul territorio buyer stranieri, oltre che turisti – come ha affermato poi Gino Sabbatini, per la Camera di Commercio – e recuperando subito quei ritardi che si sono accumulati negli anni, “in considerazione del fatto – ha affermato Luciano Agostini – che una programmazione nel campo agricolo può dare risultati concreti solo dopo due o tre decenni.”