L'annuncio e' stato dato oggi, nella giornata di commemorazione dell'amministratore scomparso sei anni fa promossa in Regione.
Tra i presenti l'ex segretario della Uil Giorgio Benvenuto.
Nel ricordare la figura di Bruno Di Odoardo, sindacalista Uil e assessore a Urbanistica e Protezione Civile della giunta regionale Marche dal 1995 al 2000, l’assessore a Lavoro e Istruzione Marco Luchetti, insieme al sindaco di Ancona Fiorello Gramillano, alla presenza dei vertici nazionali Uil, su iniziativa del Comune di Ancona, ADA e Uil Pensionati, hanno ribadito l’impegno a realizzare ad Ancona un centro permanente di protezione Civile e Solidarietà sociale. Sorgerà nel Parco di Posatora, con la ristrutturazione della casa colonica adiacente a “Villa Colonnelli” grazie a un progetto illustrato dall’arch. Francesco Orofino.
“E’ il modo migliore per onorare con i fatti una persona come Bruno” ha detto Graziano Fioretti, segretario regionale Uil.
“Bruno era nelle categorie delle persone che fanno accadere le cose – ha aggiunto Giorgio Benvenuto, ex segretario nazionale Uil – Ma occorre anche ricordare il suo metodo di lavoro, che era di portare avanti le cose più difficili sempre con gioia”.
“C’è bisogno oggi di persone così – ha anche commentato Luchetti – la cultura della fretta e della leggerezza non ci porta a considerare, nella distrazione generale, la memoria dei fatti come un valore profondo. Non è facile trovare oggi uomini che sanno fare bene il proprio lavoro”.
Così, in Regione, il ricordo dell’ex assessore Di Odoardo, alla presenza della moglie, della mamma e della figlia Gaia appena diventata avvocato, si è dipanato non senza commozione con momenti di grande emozione. Dalle sue origini di docente e sindacalista nella Uil Scuola, come hanno detto gli amici e compagni sindacalisti della sua Ascoli Piceno, come Giuseppe Pacetti o di Pesaro, come Riccardo Morbidelli, all’impegno come assessore della giunta D’Ambrosio quando l’ex presidente lo scelse “per capacità e onestà” come vicecommissario dell’emergenza del terremoto del 1997/98 fra Marche e Umbria, “Scelta felice dimostratasi preziosa, esperienza che – ha detto il capo della Protezione civile Roberto Oreficini – portò a una ricostruzione veloce, senza intoppi e senza ombre”. Fino all’ultimo impegno internazionale nel Progetto Urban presentato all’Unione Europea, una battaglia per studiare e valorizzare l’impatto dell’europeizzazione sulla struttura del potere locale nelle maggiori città, che lo vide protagonista nel Comitato Economico e Sociale Europeo.
Un contributo completo e disinteressato un grande lavoro svolto per gli altri. “Bruno Di Odoardo – ha aggiunto il suo amico di sempre Lamberto Santini della Uil nazionale – ha vissuto intensamente una vita di affetti e di concretezza, di corsa come sempre, caratterizzata da un più forte impegno proprio nei momenti difficili. Un esempio, per tutti noi, nella certezza che ci consola: a sei anni dalla sua morte la sua corsa non si è fermata”.