Appuntamento domenica 21 Novembre nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, presso il proprio Centro di Ricerca ed Educazione Ambientale (CREDIA) nel borgo di Vallato di San Ginesio, la terza “Giornata del Paesaggio”, un appuntamento dedicato alla riscoperta e conservazione dei vissuti e dei saperi tradizionali direttamente collegati alla conservazione della biodiversità e del paesaggio.
Il programma:
Alle ore 10.00 un'esperienza di narrazione ed ascolto itinerante sul tema della mobilità sostenibile e del viaggio di uomini, animali e cose dei Sibillini. I partecipanti scopriranno alcuni curiosi oggetti del viaggio (basti, retacchi, tascapane, bisacce, valige dei pastori,..), ascolteranno le voci degli ultimi testimoni viventi e sentiranno le parole di alcuni viaggiatori inediti, pastori e migranti, racchiuse nelle parole dense di un diario o delle lettere di viaggio.
Nel pomeriggio dalle ore 15.00 continuano le narrazioni itineranti con una sosta speciale per chi (educatore, operatore del sociale, genitore, ..) è interessato ai temi della "pedagogia della lentezza" e per i bimbi ci sarà un laboratorio sugli oggetti del viaggio. Il "pranzo del tascapane", naturalmente, sarà sobrio ed in compagnia.
Un appuntamento da non perdere per chi vuole indagare la memoria dei viaggi passati e quella contemporanea dei viaggi dell'oggi che è possibile ripercorrere in percorsi di mobilità sostenibile come il Grande Anello dei Sibillini, i Sentieri Natura del Parco e altri meno conosciuti.
L’evento rientra nelle manifestazioni per il 2010 Anno Internazionale della Biodiversità, la Convenzione Internazionale sulla Biodiversità ha infatti stabilito da tempo che per poter gestire un ambiente naturale in modo sostenibile è necessario unire le conoscenze scientifiche e quelle tradizionali, per conservare la natura è quindi indispensabile il coinvolgimento delle comunità locali, salvaguardando anche i sistemi tradizionali di uso delle risorse naturali.
Per questo il WWF lancia oggi l’allarme per il rischio di estinzione per i saperi ed i vissuti delle popolazioni rurali e montane dei Sibillini, come fatto in passato per le specie simbolo del nostro Appennino come l’orso, il lupo, l’aquila reale. Per oltre 2000 anni il paesaggio italiano e' stato condizionato dalle attivita' agricole e zootecniche. Molti ambienti naturali che ospitano specie straordinarie e di elevato valore naturalistico sono legati a questa millenaria attivita' agricola e pastorale. Le praterie secondarie dell'appennino centrale, tra Umbria, Marche e Abruzzo, ad esempio, sarebbero il prodotto della coltivazione del farro e della pastorizia gia' ad opera delle popolazioni preromane, I Piceni ed i Sanniti, continuata ininterrotta fino ai nostri giorni. L'agricoltore e l'allevatore possono, senza retorica, essere considerati per questo autentici architetti del nostro paesaggio. Alla permanenza sul territorio di una agricoltura e zootecnia sostenibile e' direttamente legata la conservazione di una parte rilevante della nostra biodiversita'.
L’iniziativa è promossa a livello nazionale da Mondi Locali, una associazione nata nel 2004 e che oggi riunisce oltre 30 Ecomusei italiani ed europei, per promuovere la Convenzione Europea del Paesaggio (CEP), un trattato internazionale che impegna anche l’Italia ad adottare politiche per la qualità del paesaggio coinvolgendo nei processi decisionali le popolazioni interessate.
L’evento si svolgerà nell’ambito della promozione del progetto di Ecomuseo dei Vissuti e dei Saperi dei Monti Sibillini, un progetto sperimentale promosso dal WWF Italia finalizzato alla realizzazione di nuovi modelli di tutela e valorizzazione del territorio basati sulla partecipazione delle comunità locali e la conservazione delle memorie storiche dei vissuti e dei saperi legati all’utilizzo delle risorse naturali di un territorio.