Secondo l'accusa il press agent avrebbe reso possibile l'incontro tra la bella ascolana ed un dirigente di Rai sport. Da lì sarebbe nata la partecipazione della Capriotti a Dribbling. In seguito però l'uomo sarebbe diventato molto invadente, si sarebbe invaghito della donna, ma si sarebbe visto respinto. E così sarebbe scattato il ricatto: avrebbe cominciato a chiedere alla showgirl denaro in cambio di sue presenze in trasmissione, altrimenti avrebbe agito affinché la Capriotti non lavorasse più in tv.
Cecilia Capriotti allora decise di dare oltre 3 mila euro ad una società di A. D.G. il quale così avrebbe potuto giustificare i soldi come corrispettivo di una presunta attività di consulenza, in realtà mai svolta.
La replica dell'agente non si è fatta attendere: «Sono sereno, querelerò per calunnia chi mi ha denunciato».