Nuovo carcere a Camerino, firmata l'intesa a Roma

Nuovo carcere a Camerino, firmata l'intesa a Roma

Marconi: «Si dà concreta attuazione a un’esigenza particolarmente sentita dalla città»

 

L’intesa è finalizzata alla localizzazione delle aree destinate alla realizzazione della struttura e in quanto tale costituisce decreto di occupazione d’urgenza delle aree individuate nel territorio di Camerino.
“Si dà concreta attuazione a un’esigenza particolarmente sentita dalla città – ha spiegato l’assessore Marconi - L’attuale carcere ospitato all’interno dell’ex convento duecentesco di San Francesco, in pieno centro storico, è diventato ormai inadeguato ed insufficiente ad ospitare i detenuti”.
La nuova casa circondariale, su cui la Giunta comunale camerte ha dato parere favorevole alla localizzazione, sorgerà in una zona di 17 ettari fra le località di Caselle e Morro, nelle vicinanze dell’ospedale civile. Sarà in grado di ospitare circa 450 detenuti e si prevede di realizzarlo entro il 2013. L’investimento complessivo sarà di oltre 40 milioni di euro.
La costruzione dell’edificio è stata inserita nel Piano di interventi per l’edilizia penitenziaria. che prevede la realizzazione di 22 carceri su tutto il territorio nazionale. Quella di oggi è la prima convenzione che viene sottoscritta. “Un risultato – ha precisato Marconi – reso possibile grazie anche alla lungimiranza della città e dell’amministrazione di Camerino”.
Il Piano è stato predisposto dal Commissario delegato il 27 aprile 2010 ed approvato il 24 giugno scorso dal Comitato di indirizzo e controllo, composto dal Ministro della Giustizia, dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e dal Capo Dipartimento della Protezione civile.
“Il nuovo carcere – ha detto Marconi all’atto della firma – andrà ad incidere notevolmente nel tessuto economico e occupazionale della città”. “La Regione – ha poi concluso – è disponibile ad avviare in futuro progetti di integrazione lavorativa per detenuti ed ex detenuti, favorendone il reinserimento in società, anche in considerazione del fatto che gli ospiti saranno in prevalenza marchigiani, secondo una prassi già in uso dall’amministrazione penitenziaria camerte”.