Basti pensare all’esperienza di “Calpestare l’oblio”, un e-book edito da “La Gru” che è diventato ormai un tassello della nostra storia culturale nazionale (ne hanno scritto Pierluigi Battista su Il Corriere della Sera, Donatella Coccoli su Left, Pietro Spataro su L’Unità, molti altri giornali come Libero, Il Giornale, Il Foglio, Il manifesto, Micromega, radio come Radio3 e Radio24, televisioni come RedTv).
Sulla prima pagina dell’inserto culturale de “Il Sole 24 ore” di domenica 7 novembre 2010, un vasto articolo a firma di Serena Denna sul nuovo panorama letterario nazionale (“Nuova Italia per le rime”) cita “La Gru” tra le dieci realtà più significative in Italia, citando espressamente la città di Ascoli Piceno.
Sulle pagine de “La Gru” (che è un Portale multimediale on line ma anche un annuario cartaceo) hanno pubblicato interventi inediti nomi di grande rilievo della scena culturale italiana e mondiale come gli scrittori Roberto Roversi (sodale di Pasolini), Gianni D’Elia, Franco Buffoni, Jack Hirschman (tra i poeti più importanti degli Stati uniti), docenti e studiosi come Daniele Maria Pegorari, Luigi-Alberto Sanchi (ricercatore storico presso il CNRS di Parigi), gli intellettuali francesi Aymeric Monville e Marwan Rashed, il giornalista Furio Colombo, il Presidente della Commissione parlamentare sulle stragi Giovanni Pellegrino (la lista dei collaboratori è molto più lunga e può essere visionata alla pagina Redazione del sito).
Da quest’anno la “Casa Pessoa” di Lisbona ha iniziato una collaborazione in Italia proprio con “La Gru” dando a questa piccola ma stimata esperienza marchigiana la pubblicazione, in anteprima mondiale, di alcuni scritti inediti del celebre scrittore portoghese.
Dallo scorso anno l’Università di Innsbruck in Austria ha preso come referente per l’Italia proprio la rivista “La Gru”.
L’importanza, nel presente e soprattutto in prospettiva, di mantenere in vita un’esperienza fertile, stimata e conosciuta come quella della rivista “La Gru”, che è gestita integralmente da giovani autori e studiosi marchigiani nati tra gli ultimi anni ‘70 e il primo lustro degli ‘80, è evidente.
Sono cinque anni che la redazione de “La Gru” si è autofinanziata, metodo anomalo che le ha permesso comunque di crescere e farsi conoscere ed apprezzare sul territorio, dove continua a collaborare attivamente con la rete delle associazioni culturali, e soprattutto oltre i confini regionali.
Purtroppo questo metodo non può durare ulteriormente e “La Gru” rischia oggi di chiudere.
Abbiamo assolutamente bisogno di un aiuto, che crediamo meritato dopo cinque anni di sodo lavoro autofinanziato, da parte delle Istituzioni locali, per far sì che si possano realizzare alcuni importanti progetti che con un piccolo ed umile budget contribuirebbero a dare prestigio alla città di Ascoli Piceno e alla Regione Marche.
Ci appelliamo sentitamente a due personalità che stimiamo dal punto di vista umano e professionale come l’Assessore alla Cultura della Regione Marche Pietro Marcolini e l’Assessore con delega al Territorio piceno Antonio Canzian.
Solo la vostra sensibilità può far sì che questa generosa esperienza di nuova cultura marchigiana possa non solo non morire ma svilupparsi e radicarsi nel territorio, divenendo un vero e proprio punto fermo del panorama nazionale, dacché lo sviluppo di una regione è chiaramente anche uno sviluppo di idee e culture, di pensiero e dibattito oltre che di produzione di eventi ed opere significativi.
Ci appelliamo, anche, a tutti i cittadini di Ascoli Piceno che vorranno sottoscrivere questo appello inviando il proprio nominativo a
mail@lagru.org o, qualora possibile, invitando personalmente le istituzioni marchigiane a rispondere a questa lettera, purtroppo dettata da un reale stato di emergenza.
Dal canto nostro garantiamo come sempre tutta la nostra passione, professionalità e volontà di lavorare sul territorio e per il territorio. Raggiunta la quota di cento adesioni, le inoltreremo agli assessori Antonio Canzian e Pietro Marcolini della Regione Marche.
Non stiamo chiedendo fondi impossibili né chiedendo insensibili sprechi ma una cifra risibile e ininfluente in termini di bilancio per continuare ad andare in stampa e poter stampare dei volantini per le nostre iniziative.
L'Assessore Antonio Canzian si è sempre mostrato disponibile e sensibile alla nostra causa ma ora è il momento di chiedere alle istituzioni di tradurre tale disponibilità in un atto concreto.
Una risposta dalla Regione Marche per una cifra molto modesta e praticabile persino da un piccolo comune ci pare sinceramente meritata dopo cinque anni di faticoso lavoro».