«Villa Sant'Antonio è una frazione abbandonata al suo destino»

«Villa Sant'Antonio è una frazione abbandonata al suo destino»

Domani la giunta comunale 'in trasferta' nel teatrino parrocchiale

Ecco la lettera integrale di Regnicoli

«Villa Sant’Antonio è orami una frazione abbandonata al suo destino. Simbolo di questo abbandono la staccionata a protezione della  pedonale che costeggia il fosso, talmente rovinata da divenire un pericolo. Da anni i residenti lamentano la mancanza di spazi verdi dove poter far giocare i bambini, così come la mancanza di spazi per l’ aggregazione di giovani ed anziani.
A tutto questo si aggiunge il gravissimo problema legato all’inquinamento da polveri sottili con dati allarmanti per la salute della popolazione. A fronte di una normativa che consente al massimo 35 sforamenti in un anno, la centralina di Campolungo ha registrato ben 73 sforamenti nel 2008, 49 sforamenti nel 2009 (con la centralina ferma nei tre mesi nei quali sono più frequenti i superamenti dei limiti) 30 sforamenti nei primi tre mesi del 2010, dopodichè la centralina è stata disattivata. Il giorno 11.01.2008 si è registrato un valore di 124,9 microgrammi per metro cubo, quando il limite di legge è pari a 50 microgrammi.
A pochi metri dalla scuola materna ed elementare, dalla chiesa e dal centro abitato, l’aria che si respira è insalubre. Per il futuro, con l’approvazione in Consiglio Comunale della variante riguardante la frazione, la situazione potrà solo peggiorare, visto che si prevedono ulteriori insediamenti produttivi, commerciali, attività di servizi, con un aumento considerevole di traffico. Di fronte a questo scenario la soluzione “beffa” non può essere quella di spostare la centralina, come a dire “occhio non vede cuore non duole” aspettando che le statistiche sulle malattie contratte, forniranno le informazioni sull’aria respirata.
Chiediamo di conseguenza al Sindaco Guido Castelli vista la complessità del problema ed alla luce delle novità normative del D.Leg. n.155 del 13.08.2010, di convocare un tavolo di concertazione con il Comune di Castel di Lama, la Provincia e l’ARPAM per non spostare la centralina e mettere in campo le migliori soluzioni. Così come, all’interno della variante in sede di piano attuativo, chiediamo che si orientino le scelte, nel rispetto delle norme e previa concertazione con i privati, verso il recupero di spazi verdi  per migliorare la qualità di vita della frazione. Su questa linea come Alveare siamo pronti al massimo sostegno al Sindaco ed alla sua amministrazione».