Biodiversità, a Camerino si parla di floristico

Biodiversità, a Camerino si parla di floristico

 A Camerino, domani 5 novembre, alla Riserva naturale statale Montagna di Torricchio (a partire dalle ore 9.30 nei locali della Scuola di Scienze Ambientali in via Pontoni 5) si parlerà delle emergenze floristiche delle Marche.
Sarà l’occasione per fare il punto sull’argomento ad oltre 35 anni dall’approvazione della legge regionale di riferimento. Tra i relatori saranno presenti rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e docenti dell'Università di Camerino e dell'Università Politecnica delle Marche.
Il territorio marchigiano è da tempo oggetto di studi sulla diversità vegetale. Le prime esplorazioni floristiche del territorio marchigiano si devono ad Ulisse Aldrovandi nel secolo XVI, mentre bisogna attendere la fine del XIX secolo per il primo elenco strutturato di specie della flora marchigiana (1890-91), ad opera di Luigi Paolucci, in cui sono indicate 1865 entità. Da allora le ricerche hanno subito un’intensificazione, con lo scopo di giungere al censimento completo del patrimonio della diversità floristica regionale. Allo stato attuale delle conoscenze, le Marche contano 2571 entità di rango specifico e sottospecifico. Tuttavia, il quadro delle conoscenze non può dirsi definitivo, in quanto la diversità vegetale, così come quella animale, richiede un costante monitoraggio, in quanto rappresenta un patrimonio da salvaguardare, con particolare riferimento alle specie più rare, di interesse fitogeografico e minacciate di estinzione nel territorio regionale.

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