«La nostra delibera – dice il presidente Piero Celani – ha ricevuto il plauso ed è stata presa a modello dalle altre province marchigiane, sarà utilizzata come linea guida».
Le aziende “green” sono scese in battaglia guidate dal presidente della sezione energia di Confindustria Ascoli, Giovanni Cimini.
Lamentano circa mille posti di lavoro persi a causa dei progetti bocciati dalla pubblica amministrazione nel fotovoltaico rurale. Nessuno di loro parla di quella che proprio a voce dello stesso Cimini sembrava l'Eldorado per questo territorio: il più grande parco fotovoltaico d'Europa nella zona industriale di Ascoli (cioè pannelli sui tetti dei capannoni).
Lo diceva lo stesso Cimini per Confindustria a marzo di quest'anno: «E' un'opportunità da cogliere al volo. Offre la possibilità di riqualificare l'area industriale, attirare investimenti e creare nuova occupazione (si tratta di un impianto da 50 MW che rientra nel piano del Copex Gmbw, il fondo tedesco che intende investire complessivamente 620 milioni di euro in energia solare e minieolica). I 50 Mw potrebbero avere un canone come corrispettivo derivante dalla cessione del diritto di superficie. Le superfici, da ricercare in tutto il comprensorio tra tetti industriali, aree di riporto, parcheggi, aree pubbliche o aree dismesse, ammontano a circa 100 ettari e ciò coinvolgerebbe molte aziende del Piceno per la progettazione, la realizzazione e la manutenzione di tale investimento favorendo la ripresa economica della Provincia e apportando ulteriori vantaggi anche in previsione di un distretto Piceno sull’energia e tecnologia».
Tutto svanito? Non basta. Alcuni imprenditori di settore parlano di difficoltà nell'istallare pannelli fotovoltaici sui tetti della zona industriale e sui parcheggi delle aziende a causa del Piceno Consind. Cade dalle nuvole il presidente Celani che è anche commissario del Consind.
«Non c'è alcuna difficoltà da parte del Consorzio – spiega Celani – L'unico problema che era sorto riguardava la copertura con pannelli sui parcheggi della Pfizer. Si chiedeva di cedere la proprietà dei parcheggi, cosa impossibile poiché il parcheggio è legato all'azienda dato che si tratta di uno standard e quindi non cedibile.
Ho risposto che si poteva pensare ad una sorta di affitto e credo che tutto poi si sia definito in tal senso. Sui tetti dei capannoni se c'è l'intenzione si possono metter tutti i pannelli del mondo».
C'è poi chi vuole fare impresa sul serio. Alcune aziende del Parco scientifico e tecnologico delle Marche (TecnoMarche) stanno sviluppando un sistema innovativo di copertura predisposto per moduli fotovoltaici di ultima generazione: è stato brevettato pochi mesi fa e sarà particolarmente interessante per il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici.