Scuola Luciani, gli alunni alla scoperta del mito

Scuola Luciani, gli alunni alla scoperta del mito

Escursione tra i monti, laghi e valli, alla ricerca del chirocefalo

Dall’anno duemila, infatti, gli alunni delle seconde classi della prestigiosa scuola ascolana hanno risalito i pendii ed i sentieri del Lago di Pilato, dell’Infernaccio, del monte Vettore e del Monte Sibilla, alla scoperta di paesaggi di incomparabile bellezza e di assoluta valenza naturalistica.
I ragazzi hanno preparato dapprima il viaggio sotto la guida degli insegnanti di scienze, studiando gli elementi base di geologia, botanica e zoologia che poi hanno verificato sul campo. Con gli insegnanti di italiano hanno appreso le leggende di queste montagne incantate studiando alcuni brani del Guerrin Meschino di Andrea da Barberino, pubblicato nel 1410, facendo conoscenza con il mito della Sibilla, antica e ieratica sacerdotessa capace di leggere nel futuro; con l’insegnante di francese hanno letto in lingua originale porzioni del “Paradiso della regina Sibilla” di Antoine de la Sale che frequentò i luoghi nel 1420; con l’insegnante di storia hanno appreso che tra le accuse che, nel 1328 portarono sul rogo il grande Cecco d’Ascoli, poeta occultista medievale, alchimista, filosofo, astrologo, medico e professore nelle università di Bologna e Firenze, una delle più gravi fu quella di stregoneria, perché alcuni testimoni dichiararono di averlo visto immergere il libro del comando nelle acque del Lago di Pilato, a quei tempi indicato come il Lago del Diavolo ed acquisire, quindi, poteri demoniaci.
Con gli insegnanti di educazione fisica i ragazzi hanno appreso la tecnica base del trekking e dell’alimentazione più idonea per tale attività. I docenti di ed. tecnica hanno insegnato ai ragazzi l’uso di bussola, di mappe e dell’ altimetro per andare in montagna in sicurezza.
Così, come ogni anno, nei primi dell’autunno, inizia l’escursione, dapprima facile e divertente e lungo il pian della Gardosa si osserva la natura e si ascoltano le sintetiche spiegazioni degli insegnanti, poi, all’improvviso arrivano “le svolte” e il percorso si fa duro.
I ragazzi si concentrano, ascoltano i consigli, si fanno forza e finalmente dopo un po’, il sentiero diventa più dolce ed inizia la Valle del Lago di Pilato per poi arrampicarsi tra le morene, si va avanti verso la meta, scoprendo risorse fisiche e mentali che non si conoscevano, desiderando di arrivare a tutti i costi anche se le forze scarseggiano. L’ultima morena è infine raggiunta e il circolo glaciale del Lago di Pilato ci svela la sua gemma. I ragazzi sono orgogliosi di aver raggiunto l’unico lago paleoglaciale di tutto l’Appennino e di osservarne il celebre abitante: il chirocefalo!
La sera, subito dopo cena, la lezione di astronomia e l’osservazione del cielo notturno con il telescopio dell’albergo, chiuderanno una giornata da ricordare. Il sonno ristoratore porta al mattino successivo con gli adolescenti pronti per le attività della giornata che scorre via tra percorsi botanici, incontri con artigiani locali depositari dell’arte di costruire cesti di vimini. L’esperienza si conclude con la visita del Museo della Sibilla a Montemonaco e il ritorno a casa porta con sè il ricordo di un viaggio emozionante nella natura, nelle leggende, nell’essenza delle montagne del Mito.