Caos scuole ad Ascoli: «Non si gioca sulla pelle dei bimbi»

Caos scuole ad Ascoli: «Non si gioca sulla pelle dei bimbi»

«La stessa Direzione Didattica di Borgo Solestà quest’anno opera in deroga»

Il prossimo anno sicuramente vedranno compromessa la continuità della loro didattica, dovranno abituarsi a nuove maestre, oltre a frequentare una scuola che da “gioiello” che era, rischia di diventare il “fanalino di coda” della scuola “Rodari”.
È uno strano concetto di giustizia quello del sindaco: siccome da una parte ci sono 950 bambini interessati, da un’altra circa 500, sai che c’è, sacrifichiamone soltanto 100, le cui urla faranno sicuramente meno rumore. Ma non si gioca in questo modo sulla pelle dei nostri figli; non si può prendere una decisione solo perché nuoce a pochi bambini: da un’amministrazione che ha a cuore il destino dei suoi giovani, mi aspetto una scelta che non noccia a nessuno, perché solo una tale scelta può definirsi equa quando sono coinvolti interessi collettivi fondamentali, quali la cura e la tutela dei minori.
È vero che i numeri imposti dall’attuale legge sulla scuola sono spietati e che mettono a rischio la sopravvivenza del Circolo di Borgo Solestà. Ma è anche vero che ci sono diverse Direzioni Didattiche nelle Marche al di sotto del limite di legge e che, pur tuttavia, sopravvivono in un regime di deroga. La stessa Direzione Didattica di Borgo Solestà quest’anno opera in deroga, non avendo il numero minimo di iscritti richiesto dalla legge. Allora perché questa Amministrazione, piuttosto che adottare provvedimenti spezzatino, che hanno solo l’effetto di mettere i bambini gli uni contro gli altri in una guerra tra poveri in cui non vince nessuno, non si assume la responsabilità di prorogare l’attuale regime di deroga in cui si trova Borgo Solestà e di rinviare ogni intervento al prossimo anno?
Sul presupposto tuttavia che tale scelta sia affiancata dall’avvio immediato di un confronto tra tutti i soggetti coinvolti, ivi compresi i cittadini, al fine di elaborare una programmazione seria di quale dovrà essere il futuro modello organizzativo della scuola della nostra città.
Non parlo da Consigliere comunale, parlo soprattutto da genitore che si fa carico e condivide le istanze degli altri genitori coinvolti, i quali hanno già iniziato una raccolta di firme nella convinzione che anche stavolta tale strumento sia in grado di illuminare il sindaco facendogli cambiare idea e che hanno altresì minacciato di trasferire i propri figli alla scuola Malaspina, mettendo a rischio la sopravvivenza della Direzione didattica di Borgo Solestà, i cui numeri potranno essere in ogni caso insufficienti».