«Dopo che il sito de “La Repubblica” ha pubblicato la notizia, ripresa poi dal comico Maurizio Crozza all’inizio della trasmissione Ballarò - prosegue Legambiente - tutta Italia sta ridendo per questa decisione assurda e incomprensibile,che rischia di distruggere l’alveo di uno dei fiumi più importanti delle Marche, alla cui foce si trova una Riserva Naturale, la Riserva Naturale della Sentina.
Invece di adoperarsi per eliminare le innumerevoli discariche abusive presenti lungo il corso del fiume, invece di preoccuparsi dei numerosi episodi di inquinamento del fiume, gli amministratori abruzzesi non hanno trovato di meglio da fare che prendersela con dei poveri alberi, che non hanno mai fatto del male a nessuno, rei a quanto pare di fornire riparo e nascondiglio alle prostitute. Chiunque sia dotato di un po’ di buonsenso, si rende conto dell’assurdità di una decisione del genere, che ha già coperto di ridicolo le Amministrazioni che l’hanno decisa. Tutti gli anni facciamo la Festa dell’Albero e andiamo nelle scuole a spiegare l’importanza degli alberi per la produzione di ossigeno e per la qualità della vita nelle nostre città.
Mentre noi piantiamo gli alberi, ci sono amministratori che li tagliano senza pietà, senza rendersi conto che in questo modo non fanno che accelerare tutti quei processi di distruzione del nostro ecosistema che rischiano di portarci verso la catastrofe. Chiediamo a tutte le persone che hanno a cuore la tutela del fiume Tronto, di mobilitarsi per fermare questo scempio.
Ci sono tanti modi per combattere la prostituzione: questo è sicuramente il più stupido e inutile. Il fenomeno della prostituzione lungo la Bonifica lo si può risolvere soltanto con la prevenzione e la repressione: non certo tagliando gli alberi. Non vorremmo che questo progetto nasconda ben altre mire speculative, come la realizzazione di nuove discariche o di nuove cave di breccia sull’alveo del fiume. Nei prossimi giorni contatteremo tutti gli Enti e le Istituzioni che hanno competenza sul fiume per fermare questo scempio. Inoltre contatteremo gli ambientalisti abruzzesi per protestare insieme a loro in tutte le sedi istituzionali e non. Per informazioni e per partecipare attivamente rivolgersi al numero di Legambiente Ascoli Piceno: 328-4131640».