Lunedì scorso circa un milione di metri cubi di fango, prodotto di scarto della produzione di alluminio, sono fuoriusciti dal bacino di una fabbrica e si sono riversati su villaggi e corsi d'acqua nell'Ungheria occidentale, provocando la morte sette persone - e un disperso - e il ferimento di altre 123, e anche l'inquinamento di diversi fiumi tra cui il Danubio.
Tibor Dobson, un portavoce della protezione civile ungherese, ha detto che gli abitanti evacuati dal vicino villaggio di Kolontar resteranno in alloggi d'emergenza. Kolontar è stata evacuata ieri, dopo che sul muro nella parte settentrionale dell'invaso sono comparse alcune crepe, minacciando una seconda fuoriuscita di fanghi.
Una squadra di esperti ambientali della Ue è attesa oggi in Ungheria per fornire assistenza.
Nel frattempo, resta in allerta Devecser, una cittadina che conta 5.400 abitanti. L'esercito ha inviato oltre 300 soldati e 127 veicoli da trasporto, e cinque treni sono in attesa nel caso scatti l'ordine di evacuazione.