Tale convegno, organizzato dall’associazione Amici della Bicicletta in collaborazione con le altre organizzazioni della città, è stata un’occasione per discutere di un argomento che da un mesetto circa sta impazzando sulle bocche di tutti i cittadini ascolani.
«Ascoli aveva il triste primato di non avere neppure un metro di pista ciclabile – ha sostenuto Enzo Impiccini consigliere dell’associazione Amici della bicicletta – e da qualche parte dovevamo pur iniziare per rendere la nostra città sempre più ciclabile, e farne aumentare il turismo».
Tesi questa rafforzata dal presidente dell’Adb, Alessandro Paoletti, che si è dichiarato disponibile ad eventuali correttivi in corso d’opera, confessando il sogno di voler far proseguire il tracciato fino al Liceo Scientifico.
Come dicevamo in precedenza, tutte le associazioni che hanno preso parte al dibattito, dal Cai a Legambiente, da Ascolincentro ad Italianostra, si sono mostrate favorevolissime alla pista ciclabile ed hanno sostenuto ed incoraggiato l’Amministrazione comunale a continuare nella realizzazione di tale opera.
«La pista non è affatto pericolosa come qualcuno sosteneva – ha fatto notare Velia De Regis membro dell’Aniep – si sono liberati i marciapiedi, e le auto ora sono in fila non creando problemi a noi disabili».
L’unica voce fuori dal coro è stata quella di una signora presente in sala, che ha bacchettato la classe politica dirigente, accusandola di non avere una programmazione, con un chiaro riferimento all’aiuola spartitraffico rimossa qualche giorno fa all’altezza del Battistero, e per la quale sono stati spesi soldi pubblici sia per la messa in opera sia per la rimozione.
«Il nostro obiettivo è quello di prolungare la pista ciclabile fino alla stazione entro la prossima estate – ha sentenziato il sindaco Guido Castelli – ma mi sento molto amareggiato per tutte le polemiche che ha suscitato tale percorso, visto che noi abbiamo operato con il massimo buon senso».
Il primo cittadino inoltre, ha dichiarato di voler riacquistare i parcheggi a pagamento sottraendoli alla Saba, non nascondendo però le difficoltà oggettive per raggiungere tale scopo.
A nostro avviso, nell’incontro di ieri mancavano i principali oppositori e ribelli alla realizzazione della pista: la Confcommercio e la Confesercenti. Sicuramente con la loro presenza il dibattito sarebbe stato più costruttivo e utile, e non si sarebbe ridotto ad un’allegra tavola rotonda dove tutti sono andati d’amore e d’accordo.