Sistemato il giardino sul Lungo Castellano

Sistemato il giardino sul Lungo Castellano

Trovata una pianta esotica: la 'Cucurbita foetidissima'

L’Associazione, con passione e  grande fatica, ha curato la manutenzione del verde e dei preziosi ed antichi terrazzamenti in passato coltivati ad agrumi ed olivi.
Quest’area, fra l’altro, rappresenta anche l’unica cosa che resta della Facoltà di Agraria, a suo tempo “scippata” dall’Ateneo di Ancona (sicuramente una delle pagine più  brutte delle storia di Ascoli). Attualmente, alla luce dei risultati conseguiti, delle attività e dei servizi svolti, delle frequenti utilizzazioni dell’area per feste e manifestazioni (agli “spari di Sant’Emidio” c’era un’immensa folla), si può dire che il lavoro fatto da questi appassionati ascolani, anziani solo anagraficamente, sia stato encomiabile: è una delle poche zone verdi attrezzate e fruibili, se non l’unica, del centro storico della città.
Non è facile garantire costantemente la manutenzione dell’area e, per questo, l’associazione pensionati si è rivolta all’associazione Gigaro 88 composta soprattutto da studenti ed insegnanti. L’intero pomeriggio è stato dedicato agli interventi di giardinaggio. Il compito più oneroso è stato l’eliminazione dei rami dei platani potati nei giorni precedenti nel viale di Lungo Castellano e abbandonati nei terrazzamenti sottostanti.
Prima di procedere alla sistemazione dell’area è stata fatta una curiosa e sorprendente scoperta: una pianta che i pensionati dell’associazione chiamano “l’invadente cucuccetta” che ha fiori simili alla zucchina ma puzza tantissimo e i frutti non sono commestibili.
Con l’aiuto di alcuni esperti del gruppo di lavoro la pianta è stata classificata “Cucurbita foetidissima”, è esotica, si è acclimatata perfettamente al nostro ambiente e non ha bisogno del ricovero in serra nel periodo invernale. Dalle ricerche successive è emerso che una delle sedi in cui è stata introdotta in Italia per la prima volta è l'orto botanico di Perugia ed è  infatti menzionata tra le sue piante più importanti.
Probabilmente qualche docente della facoltà di Agraria di Ascoli (sede staccata di Perugia) negli anni ‘80 l’aveva introdotta nelle parcelle sperimentali e didattiche coltivate dagli studenti sui terrazzamenti di Lungo Castellano. La facoltà di Agraria di Ascoli già da diverso tempo si è “estinta” mentre la pianta continua a vivere, anzi è talmente infestante da aver richiesto una faticosissima operazione di contenimento. L’Associazione pensionati ha poche risorse e non ha potuto pagare studenti e docenti dell’associazione ma ha offerto una cena con l’aiuto di Valerio Vitelli, che ha voluto dare il suo contributo culinario molto apprezzato dal gruppo di giardinieri».