Coser 'La Mia Casa', la Regione taglia i contributi

Coser 'La Mia Casa', la Regione taglia i contributi

La Coser è una comunità socio-educativa-riabilitativa per disabili, sita in Via Verdi

“La volontà dell’amministrazione è quella di preservare quanto più possibile i livelli del welfare cittadino ma le riduzioni di spesa che si ventilano da parte della regione destano più di una preoccupazione”.
Questo il commento di Guido Castelli il quale ha aggiunto: “il pericolo dei tagli non deriva solo dalla manovra correttiva dello Stato ma anche da provvedimenti della Regione che esulano totalmente dalle “interferenze” governative.
Mi riferisco ad un provvedimento regionale dello scorso marzo ( Delibera di Giunta Regionale n.449/2010) che riduce drasticamente il contributo regionale a “La mia casa”, la comunità socio-educativa-riabilitativa per disabili, COSER, situata in Via Verdi. Questa struttura, attivata in via sperimentale nel 2009, garantisce una soluzione residenziale sostitutiva e di sollievo alla famiglia di grande rilevanza sociale"
La COSER di Ascoli può accogliere un massimo di 9 persone, compreso un posto per l’accoglienza temporanea ed attualmente sono presenti quattro ospiti, che sono stati inseriti sulla base di una valutazione dell’ASUR. La COSER offre un servizio di altissima qualità ma, a seguito della delibera regionale del marzo 2010 che fissa un tetto massimo, prima non previsto, per il cofinanziamento della Regione, riducendo di fatto il contributo e lasciando agli Enti locali la maggior parte degli oneri, sono emerse oggettive difficoltà a sostenere i costi del servizio.
L’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno ha assunto tempestivamente la responsabilità di dare continuità ad un servizio tanto rilevante, intervenendo sui costi di gestione senza per questo ridurre il servizio o venire meno ai requisiti della L. 20 che disciplina tale materia e, soprattutto attivando la rete integrata dei servizi territoriali, fondamentale per la sopravvivenza della struttura.
Sono  stati svolti colloqui e confronti con l’Asur e il servizio UMEA, nonché con la cooperativa  che gestisce la struttura per individuare possibili soluzioni. “E’ nostra intenzione” - ha dichiarato l’ass. ai Servizi Sociali Donatella Ferretti – “ avviare un confronto con la regione e l’Asur per concordare le modalità di un maggiore contributo da parte dei nostri partner. Si rende necessaria, infatti, una progettualità comune che vogliamo estendere anche agli istituti di credito e alle fondazioni di riferimento. Riteniamo che solo un patto territoriale di ampio raggio possa aiutarci a far fronte alla difficoltà  che la riduzione del contributo regionale ci ha posto”.