All’orizzonte si prospettano 2 ipotesi: o la trasformazione dell’ente in questione, o passare direttamente alla liquidazione. Nel primo caso, la Regione assegnerebbe al Consind degli obiettivi da gestire e perseguire sicuramente diversi da quelli controllati e diretti sino ad oggi; in caso di liquidazione invece, si tratterebbe della scomparsa definitiva di un ente che, specialmente negli ultimi anni, è stato oggetto di critiche e polemiche. Indipendentemente comunque da quale sarà la decisione della Regione, nessuno dei 18 dipendenti dell’Ente perderà il proprio posto di lavoro.
Infatti la Provincia ha fatto sapere che assumerà sicuramente 3 geometri che lavorano appunto all’interno del Consind; mentre i restanti 15 dipendenti, solo nel caso in cui la Regione decida per la liquidazione, verranno riassorbiti in uno degli enti partecipanti al pacchetto del consorzio, o in uno dei Comuni facenti parte del Nucleo di industrializzazione. Ricordiamo la causa scatenante che porterà alla chiusura del Consind: l’aver accumulato nel corso degli anni un debito pari a 32 milioni di euro.