Castel di lama, un comitato contro il 'cemento selvaggio'

Castel di lama, un comitato contro il 'cemento selvaggio'

No alla eliminazione dell’ex campetto da tennis sito in via Vignà

«Questa lettera aperta è un segno di profonda disapprovazione e rabbia che tutti i cittadini di questo Comune Le manifestano. In questo Territorio è di tutta evidenza come le Amministrazioni che si sono succedute abbiano creato un vero e proprio scempio edilizio, deturpando paesaggi e permettendo una cementificazione senza criterio.
Ultimo fra tutti i peggiori progetti di questo genere è la “proposta” di realizzazione dell’ennesima costruzione, eliminando totalmente un luogo di svago e di ritrovo per abitanti e ragazzini: parliamo dell’ex campetto da tennis sito in via Vignà.

Le ricordiamo che questo campo è stato il primo impianto sportivo del Comune nei primi anni ’80, realizzato allo scopo di svolgere un’importante funzione non solo per la zona nella quale era sorto, ma per l’intero paese. Il trascorrere del tempo caratterizzato da un’incuria colpevole delle Amministrazioni che si sono succedute, lo hanno condotto a divenire “semplicemente” un’area oggi utilizzata come campo di svago dei ragazzini di tutta la zona e non più come impianto sportivo.
Nonostante questo primato, anche attuale, è stato, pertanto, dapprima abbandonato dall’Amministrazione e poi si è “magicamente” tramutato in “area di completamento”!
Tale cosiddetta “proposta”, è da verificare, infatti, quanto codesta Amministrazione abbia già compiuto per rendere definitivo tale progetto, condurrà inevitabilmente ad una serie innumerevole di conseguenze NEGATIVE.
Cominciamo dalle più elementari, che coinvolgono concetti e beni come vivibilità, panorama, verde, rispetto, tranquillità: la creazione di un’ulteriore caserma di cemento provocherebbe innanzitutto una lesione irreversibile di questi beni irrinunciabili.
Ma se anche tali valori non fossero di nessun pregio per Lei, è necessario che rifletta anche su tante altre conseguenze, di sicuro di tutta concretezza:
l’aumento della popolazione residente in un’area che presenta caratteristiche morfologiche particolari, rappresentate anche da una viabilità difficoltosa a causa di una sede stradale piuttosto ridotta nelle dimensioni (via dei Fossi-via Vignà-via Roma), creerà non poche difficoltà al traffico, nonché genererà la tanto da Lei paventata esigenza di parcheggi.
Se è esistito nel tempo un progetto, un piano regolatore che prevedeva l’esistenza di un’area come questa a servizio di una zona, evidentemente si tratta di scelte che vanno rispettate, scelte coerenti che possono dare fiducia e garanzie ai cittadini, e metterli al riparo dal rischio che un giardino pubblico o un campetto da tennis possano diventare “magicamente” con una nuova Amministrazione area di completamento.
In questa zona, vi è solo l’esigenza di mantenere lo stato dei luoghi, lo lasci dire a chi vi risiede e se pur ritiene che l’area sia pericolosa per l’incolumità pubblica, allora proceda ad un vero risanamento del campo e non alla costruzione di una palazzina che, tutto rappresenta meno che un risanamento!
Inoltre, nel frattempo, proprio a testimonianza delle buone intenzioni di “risanamento” della zona, si è creduto bene di realizzare, all’inizio di via dei fossi (angolo via vignà) un muretto in cemento armato, adiacente alla sede stradale. Un vero e proprio scempio sotto tanti punti di vista di cui elenchiamo solo i primi: I) si restringe inevitabilmente ed inesorabilmente, ancora di più, una strada già molto ridotta; II) inoltre, poiché è noto che nella zona non vi sono marciapiedi, non esiste per i passanti la possibilità di percorrere agevolmente la strada in condizioni di una men che minima sicurezza.
Tale situazione è ancora più assurda e clamorosamente ingiusta se si tiene conto che, invece, nelle immediate vicinanze veniva progettata e realizzata un’urbanizzazione ben diversa.
Infatti, nella nuova lottizzazione esiste una strada, larga ben 7 metri, strada occlusa, con la presenza di comodi marciapiedi di 2 metri per lato....ahimè a servizio unicamente dei pochi residenti fortunati che ben presto popoleranno la zona. Evidentemente, noi di via vignà siamo residenti di serie B tenuto conto che il commento dell’Amministrazione Comunale a seguito della richiesta di spiegazioni sulla costruzione del muretto è stato quello che avremmo dovuto ringraziarli per la concessione fatta: dalle “carte” infatti, risultava una sede stradale ancor più limitata di quella esistente.
La “proposta” avanzata dall’Amministrazione che Lei rappresenta incontra la totale disapprovazione dei cittadini dell’intero Comune, poiché costituisce il segno di un orientamento, di una volontà politica prima e amministrativa poi, di tramutare ogni area libera, ogni spazio disponibile in cemento, in costruzioni selvagge, in una parola sola in moneta, che, tuttavia, per quanti bilanci possa ripianare, non potrà mai sostituire il bene irrinunciabile di vivere respirando liberi dal cemento armato!
Di sicuro, approvando un simile scellerato progetto, renderà anche quest’Amministrazione armata, armata contro i propri cittadini che chiedono di non eliminare questo spazio e che vorrebbero essere trattati come tanti altri cittadini di questo Comune che hanno verde, marciapiedi e illuminazione; beni che, ad oggi, via vignà nemmeno può sognare.
Quindi, CHIEDIAMO AL SINDACO DI RINUNCIARE ALLA VENDITA DELL’AREA DELL’EX CAMPO DA TENNIS prendendo, invece, in considerazione i progetti che proponiamo allegati alla presente».