Non riuscire a notare l' importanza della presenza di artisti produttivi all' interno del proprio territorio, senza contare la visita del grande attore Bucci, rappresenta la sordità e l' incapacità delle giunte preposte all' amministrazione, considerando la gravità del fatto sia di fronte ad un sospetto d'intenzione, sia nel caso di una semplice dimenticanza.
Non notare le volontà artistiche è grave, forse ancora di più costringerle ad un auto esilio nelle terre confinanti.
Tutto questo forse perchè si pronuncia una parola nel titolo per qualcuno tabù: " Partigiano". Considerando e rispettando l' idea del regista, che dichiara di aver girato una storia e non un film politico, al sindaco e al presidente della provincia consigliamo almeno di aspettare la visione dell'opera prima, per la quale dovranno a questo punto raggiungere S. Benedetto. Ma non ci sorprende tutto ciò specialmente da chi è abituato da anni a calpestare storia e memoria "collettiva".
Questa è solo l' ultima delle offese alla città MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE PER ATTIVITA' PARTIGIANE.
Nella settimana della Liberazione e del primo Maggio per esempio, troviamo la sagra del fritto e sul monumento ai caduti di S.Marco vengono ricordati quasi di più i caduti fascisti che i partigiani.
Tutto accade in questa città morta, da dove i giovani scappano e non solo a causa della crisi;
qui l'espressione artistica viene scoraggiata e svantaggiata se non fa parte di un circuito convenzionale o di grande spettacolo pieno di plastica e residui».