Lo prevede la convenzione quadro per l’anno 2010, recentemente approvata dalla Giunta, che ha come obiettivo il miglioramento delle capacità operative tecniche del Dipartimento per le politiche integrate di Sicurezza e per la Protezione civile nella gestione delle situazioni di crisi, emergenza e rischio sismico a tutela e salvaguardia dei cittadini. La convenzione - che a breve verrà siglata - sancisce la collaborazione tra le parti per la realizzazione di attività di studio, ricerca, previsione e supporto tecnico scientifico informativo riguardanti il rischio sismico sul territorio regionale.
Prevede anche la definitiva strutturazione di una sede distaccata dell’INGV presso le strutture regionali della protezione civile con sei unità di personale specializzato.
“Ancora una volta - commenta il direttore del Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile, Roberto Oreficini - la Regione si distingue come punto di riferimento nazionale e all’avanguardia per le politiche e le attività relative alla sicurezza dei cittadini e del territorio”.
In particolare, la programmazione delle attività che viene rinnovata annualmente, prevede:
- l’acquisizione, interpretazione, validazione e archiviazione di tutti i dati sismometrici e accelerometrici rilevati dalle 63 stazioni di monitoraggio, alcune delle quali sono collocate fuori dai confini regionali per una migliore analisi delle informazioni;
- la diffusione, attraverso il sito web della protezione civile regionale, di tutti i dati significativi per una migliore comprensione dei terremoti, oltre che per i tecnici che operano sul territorio, la comunità scientifica, le amministrazioni locali e la popolazione che possono quindi essere correttamente informati sui fenomeni;
- la comunicazione alla Sala Operativa Regionale, entro due minuti dalla registrazione di un evento, del luogo e della magnitudo di terremoti che si sono verificati sul territorio della regione per una pronta attivazione degli eventuali interventi di emergenza e di verifica del danno;
- la progressiva realizzazione di una diffusa rete di stazioni di monitoraggio di ultima generazione per il controllo della accelerazione sismica al suolo prodotta dai terremoti, che consentirà di generare automaticamente mappe di scuotimento per la valutazione degli effetti potenziali sul sistema antropico e gli edifici.