Immigrazione, oltre 130 mila stranieri nelle Marche

Immigrazione, oltre 130 mila stranieri nelle Marche

Marconi: «Istituzioni e i servizi si attrezzino per interagire soprattutto con nuclei familiari»

 Sono queste le principali misure contenute nel Programma annuale degli interventi per i cittadini stranieri immigrati presentato dalla Giunta regionale e ora al vaglio della Commissione consiliare competente e del Consiglio delle Autonomie locali.
“Governare in maniera responsabile il fenomeno migratorio – afferma l’assessore regionale alle Politiche sociali, Luca Marconi – vuol dire sostenere l’integrazione degli immigrati presenti regolarmente sul nostro territorio, costruire relazioni positive con gli altri cittadini italiani, tutelare le differenze, assicurare pari dignità di accesso ai servizi e prevenire situazioni di emarginazione”.
Alla data del primo gennaio 2009, nelle Marche risultano presenti 131.033 cittadini stranieri di cui 31.605 comunitari e 99.428 non comunitari, la maggior parte residenti nella provincia di Ancona, seguita da quella di Pesaro Urbino, Macerata e Ascoli Piceno. Il gruppo più numeroso è costituito dagli albanesi; si riduce il peso degli africani, con una netta preminenza della collettività dei marocchini, mentre la terza area di provenienza è rappresentata dagli stranieri di origine asiatica, in prevalenza cinesi, pakistani e indiani. Infine, i peruviani che compongono il gruppo più popoloso tra quelli latinoamericani.
“Di fronte alla stabilizzazione del fenomeno immigrazione – dichiara Marconi - e constatata la presenza di persone provenienti da ogni parte del mondo che rendono anche la nostra regione multiculturale, è opportuno che le istituzioni e i servizi si attrezzino per interagire non solo con persone ma soprattutto con nuclei familiari portatori di bisogni nuovi e complessi”.
“L’attenzione – continua Marconi - si focalizza sugli immigrati e sulle loro famiglie perché l’immigrazione straniera è diventata sempre più di tipo familiare e non può essere letta unicamente in termini economici e d’inserimento lavorativo di individui ma come fenomeno complesso di tipo familiare che porta con sé una complessità di progetti e aspettative legati alla volontà di stabilizzazione e radicamento nel luogo in cui si vive. Se non si assicura alla famiglia immigrata una reale possibilità di inserimento e di partecipazione, è difficile prevedere un suo sviluppo armonico”. 
Per il 2010 le risorse disponibili ammontano complessivamente a 465.553,41 euro che saranno assegnate e ripartite secondo i criteri previsti dal Programma triennale regionale: l’85% ai 24 Ambiti territoriali sociali sulla base della superficie territoriale e del numero di immigrati presenti; il 15% per la progettualità delle associazioni di immigrati iscritte al registro regionale in collaborazione con gli enti locali. Un ulteriore finanziamento di provenienza statale, pari a 195.934,00 euro da ripartire tra le Province marchigiane sarà utilizzato per la realizzazione di corsi di lingua e cultura italiana per adulti e minori stranieri non UE.