Taglio dei platani ad Ascoli: «Spettacolo spettrale»

Taglio dei platani ad Ascoli: «Spettacolo spettrale»

«Scheletri di alberi scarnificati da tagli indiscriminati: niente più ombra, niente più ossigeno»

Lo spettacolo, già visibile a chi arriva dalla circonvallazione, è a dir poco spettrale: scheletri di alberi letteralmente scarnificati da tagli indiscriminati: niente più ombra e refrigerio, niente più ossigeno, solo bruttura e tristezza.
L’Assessore ci vuole convincere che per il bene delle piante bisognava massacrarle: come se un medico affermasse che per curare qualche (magari solo ipotetica) malattia, l’unica possibilità è ammazzare il paziente.
E ci si dice, per consolarci, che anche a Roma si sta procedendo alla stessa operazione, in una sorta di “mal comune mezzo gaudio” che non ci tranquillizza per niente; con una “piccola” differenza, tra l’altro: che gli interventi sui platani romani sono descritti (citiamo la cronaca di Roma del Messaggero 1 agosto) come “a basso impatto, con tagli che non superano i dieci centimetri di diametro e lasciando il maggior numero di foglie possibili”. Non esattamente quello che è successo da noi, come tutti possiamo constatare con i nostri occhi.
Ci rifiutiamo poi di credere, per l’alta opinione che abbiamo delle Istituzioni Pubbliche, alle tante voci cittadine che affermano che i tagli siano stati fatti in modo più massiccio per render  agevole lo spettacolo degli spari del 5 agosto!!!!
 Gli ascolani vogliono continuare a vivere in una città bella, per arte e per paesaggio: non possono e non vogliono rassegnarsi alla superficialità e alla sicumera con le quali i responsabili per l’Ambiente dell’ Amministrazione comunale procedono ormai quotidianamente; pretendiamo spiegazioni più convincenti e risposte meno infastidite e magari anche qualche chiarificazione in più; ad esempio: che fine fa tutta la legna (davvero tanta!) raccolta dopo il massacro?».