Ascoli - Il senatore Guido Castelli è il nuovo Commissario Straordinario alla Ricostruzione, sostituisce il senatore Giovanni Legnini, che di recente è stato nominato Commissario per la Protezione Civile a Ischia.
Giovanni Legnini e Guido Castelli
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha firmato il Decreto di nomina a fine 2022, ora per l'ufficialità si attende il parere di regolarità della Corte dei Conti che presumibilmente arriverà nelle prossime due settimane. Una nomina, quella di Guido Castelli, che recupera i molti disappunti da parte di imprenditori del Piceno dopo la nomina a Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze dell'On. Lucia Albano.
Ma a posteriori si può comprendere come ci fosse una strada ben tracciata a livello di Governo. Da ultimo infatti all'On. Albano erano state date anche le deleghe alla Ricostruzione. Come dire: Nel Piceno le traiettorie giuste per definire un ruolo centrale nella Ricostruzione. La nomina del nuovo Commissario Straordinario Guido Castelli rappresenta un corto circuito che bene definisce la volontà del Presidente del Consiglio Meloni nel voler raccorciare le funzioni politiche per attuare ancora più velocemente la ricostruzione nel cratere sismico.
D'altro canto circa un mese fa, in camera caritatis, lo stesso sentaore Castelli, sul fatto della presunta mancata nomina a Sottosegretario ci aveva detto che non avrebbe disdegnato un ruolo centrale nella ricostruzione "avendo maturato in particolare, oltre che da Assessore regionale al Bilancio nelle Marche, una congrua competenza nella riscostruzione post terremoto" con un'attività assidua che aveva fatto da acceleratore nelle attività del Commissario Legnini.
Poi c'è il ruolo del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che sulla struttura commissariale in più occasioni aveva detto la sua sulla guida di una nuova struttura di gestione post sisma: "con il suo avvento, Legnini ha saputo dare competenze e risposte alla ricostruzione, anche per gli aspetti giuridici, con professionalità, competenza e dedizione; ora il modello va velocizzato e reso univoco".
Dunque un plauso a Legnini ma anche una richiesta di una struttura più agile e collegata con la Regione. "Il modello non lo ha scelto Legnini" ha chiosato Acquaroli che, sull'ipotesi di guida commissariale in capo dal senatore Guido Castelli, ex sindaco di Ascoli, ha risposto: "è stato il mio assessore alla Ricostruzione e sindaco di Ascoli, ha tutte le carte in regola per fare bene come ha fatto da sindaco e da assessore sul tema della ricostruzione", ribadendo la necessità come una strategia di "area vasta sia una priorità assoluta" oltre a "progetti d'eccellenza" e alla competitività con i prodotti marchigiani".