E si è avuto il modo di comprendere ancora una volta quanto sia essenziale la realizzazione della Azienda Ospedaliera Marche Sud con coinvolgimento delle ZT12 (S. Benedetto del Tronto) e ZT13 (Ascoli Piceno) con mantenimento dei due plessi ma con razionalizzazione degli stessi.
E l’ennesima occasione di quella essenzialità è stata fornita dal fatto che quei 600 mila euro sono stati spalmati su tutte le province marchigiane,ad eccezione di quella ricompresa nell’Area Vasta n.5 (Ascoli Piceno e S. Benedetto del Tronto), ed il bello è che non solo nessun progetto è stato condiviso dalla Commissione Tecnica dell’Assessorato Regionale alla Sanità, ma che nessun progetto è stato presentato alla Regione Marche da parte delle ZT12 e 13; e se un motivo potrebbe essere dato dal succedersi di Commissari e Direttori Generali (5 in As coli Piceno e 5 a S. Benedetto del Tronto in 4 anni…) che se ne sono in pratica strafregati del territorio consapevoli della loro transitorietà, sicuramente la ragione fondante è data dalla totale mancanza di autonomia della struttura complessiva dell’Area Vasta n.5 che edotta dello scarso peso che ha in Regione, sia politico che manageriale, da anni ha iniziato a tirare i remi in barca limitando il suo agire ad un mero vivacchiare senza alcun controllo da parte di quei vertici territoriali.
Con una Azienda Ospedaliera un tale comportamento che precarizza ulteriormente il territorio della Area Vasta 5, favorendo ancora una volta quei nefasti fenomeni di mobilità passiva, sarebbe stato impossibile perché altri sarebbero stati gli stimoli della struttura ed altro sarebbe stato il controllo dei vertici Aziendali e, sicuramente di quei 600 mila e rotti euro qualche cosa sarebbe arrivato per la Sanità della nostra Provincia, ma questo con l’inevitabile penalizzazione di chi anche quest’anno ha fatto man bassa di risorse e che continua in tutti i modi, per questo motivo, a ritardare la concessione della Azienda Ospedaliera al nostro territorio .