"Li cercheremo per tentare di determinare il danno potenziale alle vite dei nostri uomini e ai partner della nostra coalizione, se rivelano fonti e metodi e danni potenziali alla sicurezza nazionale", ha detto il colonnello Dave Lapan, portavoce del Pentagono.
"Ci vorranno giorni se non settimane, la revisione dipenderà da come questi documenti sono stati resi disponibili", ha aggiunto.
La nuova rivelazione è arrivata mentre l'ammiraglio Mike Mullen, capo dello Stato maggiore della Difesa, ha ammonito sulla possibilità di nuove vittime Nato in Afghanistan con l'aumento delle violenze in estate e dopo l'annuncio da parte dei talebani di aver catturato un militare americano e di averne ucciso un altro.
I documenti diffusi da Wikileaks dimostrano che i rappresentati dell'Inter-Services Intelligence pakistano si sono incontrati direttamente con i talebani in sessioni strategiche segrete per organizzare la rete di militanti in lotta contro i soldati Usa.
Il Pakistan ha detto che la diffusione di rapporti non elaborati dal campo di battaglia è irresponsabile.
Il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa Jim Jones ha sottolineato che la fuga di notizie non influirà sul "nostro futuro impegno ad approfondire la collaborazione con Afghanistan e Pakistan".
Le rivelazioni sono contenute in oltre 90.000 documenti riservati Usa raccolti dal 2004 al 2010.
