«Un ascensore da luna park vicino ad una delle antiche porte di Ascoli»

«Un ascensore da luna park vicino ad una delle antiche porte di Ascoli»

«Il degrado del paesaggio ed il consumo di territorio avanza continuamente ed è sempre grave»

«Non ci interessa nulla - fa sapere una nota del Comitato - sviscerare i contenuti di  delibere, varianti, progetti iniziali poi  modificati in corso d’opera, sovrintendenza, interrogazioni ecc. ecc., ci basta vedere i risultati dell’intervento effettuato. Un ascensore da luna park inutile vicino ad una delle sette antiche porte di Ascoli e al ponte Tufillo oggi denominato di S. Antonio ed un’immane colata di cemento dietro il Tribunale, su una esigua  porzione di territorio scoscesa ricca di importanti reperti archeologici  
Non ci interessa più spiegare le ragioni tecniche del nostro dissenso, tanto è “fiato sprecato”, sono parole che si perdono nel frastuono assillante dei continui “messaggi tranquillizzanti”  del Comune che sentiamo su alcune emettenti televisive locali.

Per un articolo contrario ai progetti vengono letteralmente “scaraventate” ai cittadini valanghe di immagini ed interviste che esaltano l’opera realizzata o in fase di realizzazione.
Il degrado del paesaggio ed il consumo di territorio avanza continuamente ed è sempre grave, anche quando riguarda delle piccole aree verdi ma di grande pregio.  

Vengono realizzati pochi posti macchina (unico beneficio), a fronte di enormi danni. Tutto in funzione delle auto. Tutto per rispondere ad esigenze immediate. Tutto fatto alla svelta prima che qualcuno possa criticare. Tutto approfittando di una “babele” di norme facilmente evitabili.
Ma “tutto” a poca distanza dai sottoutilizzati parcheggi ex Gil e Torricella. Ci dicono che si stanno realizzando opere richieste dai cittadini, interventi di bonifica e di utilità pubblica.
Ma richieste da quali cittadini? I cittadini - conclude Gigaro 88 - sono anche altri rispetto a quelli pensano solo a chiedere favori personali e si infischiano degli altri problemi, che se ne fregano di avere una città più pulita, più vivibile, più bella. I cittadini sono anche le persone che vanno a piedi o in bicicletta e non fanno richieste ad alta voce. I cittadini sono anche quelli che ancora devono nascere e ai quali dovremmo lasciare una città più bella di quella trasformata in una gimcana per auto».