Il testo prevede diverse modifiche alla legge regionale 7/1995 attualmente in vigore. “L’obiettivo – sottolinea il vicepresidente e assessore alla Caccia, Paolo Petrini - è quello di aggiornare le disposizione che regolamentano il settore, attraverso norme che disciplinino più efficacemente l’attività, favoriscano la protezione della fauna selvatica e la tutela dell’equilibrio ambientale. Le novità sostanziali riguardano la pianificazione faunistico - venatoria, la disciplina delle oasi di protezione, delle zone di ripopolamento e cattura, dei centri pubblici di riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale, delle zone di ricerca e sperimentazione, il calendario venatorio, il risarcimento dei danni prodotti dagli animali selvatici e nell’esercizio dell’attività venatoria”. Tra le novità proposte, va segnalata l’istituzione dell’Osservatorio faunistico regionale, con sede presso la competente Struttura regionale. I compiti affidati sono quelli del monitoraggio, raccolta ed elaborazione dei dati, la verifica dell’entità e degli effetti del prelievo venatorio. Dal 2004 l’Osservatorio operava a Pesaro, presso l’azienda di proprietà della Provincia, sul Colle San Bartolo, con una convenzione tra Regione e amministrazione provinciale. Ora l’organismo viene disciplinato con legge. “La disposizione – afferma Petrini – sostanzialmente rimuove alcune criticità gestionali riscontrare in questi anni, dovute dalla separazione tra sede operativa e struttura regionale. In questo modo vengono raccolte le indicazione della maggior parte delle associazioni venatorie e degli Ambiti territoriali, imprimendo una maggiore funzionalità a questo organismo tecnico e scientifico che deve affiancare la Giunta regionale”. Altra modifica sostanziale riguarda la ripartizione annuale - tra gli Ambiti territoriali di caccia (A.T.C.), anziché tra le Province - del fondo regionale per i contributi a favore di proprietari o conduttori agricoli. Il rilascio del tesserino, poi, passa dal Comune agli A.T.C.. È previsto, inoltre, un apposito tesserino per quanti praticano la caccia di selezione degli ungulati. Inoltre il calendario venatorio viene approvato con legge regionale e non più con deliberazione di Giunta: l’esecutivo invierà, entro il 31 maggio di ciascun anno, la proposta all’Assemblea legislativa. Sono in arrivo anche nuove modalità per l’indennizzo dei danni alla circolazione stradale causati dalla fauna selvatica: viene istituito un fondo di solidarietà, ripartito tra le Province, che dovranno attenersi, nelle liquidazioni, alle tipologie di danno e alle modalità indicate dalla Regione. Infine i corsi per gli aspiranti guardie venatorie potranno essere organizzati anche dalle associazioni venatorie, agricole e di protezione ambientale, previa autorizzazione della Provincia competente per territorio.