Il provvedimento ha acquisito il previsto parere dell’Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale) e recepisce alcune indicazioni emerse nelle audizioni promosse dalla Regione (Province; Ambiti territoriali di caccia; Associazioni venatorie, agricole e ambientaliste, Osservatorio faunistico regionale).
“Con le consultazioni svolte – evidenzia il vicepresidente e assessore alla Caccia, Paolo Petrini – abbiamo rilevato le articolate esigenze di tutte le componenti che, a vario titolo, interagiscono nella gestione dell’attività venatoria. Il calendario approvato tiene nella giusta considerazione le sensibilità di ciascuno e le risultanze scientifiche disponibili. Rappresenta uno strumento per disciplinare correttamente l’attività venatoria senza che il prelievo possa arrecare danni all’ambiente, dal momento che le scelte effettuate rispettano la normativa vigente, oltre l’etologia degli animali”. Tra le varie disposizioni previste nel calendario venatorio, va segnalata la preapertura nelle giornate di 1- 4 e 5 settembre per la tortora, i corvidi, il colombaccio e il merlo: specie prelevabili solo da appostamento. Colombaccio e merlo possono essere cacciati sino alle ore 12.00 per ridurre l’impatto del prelievo, mentre le altre per l’intera giornata. Dalla terza domenica di settembre, apertura generale della stagione venatoria. La caccia al fagiano, lepre, starna, pernice rossa e coniglio selvatico è consentita fino al 28 novembre e, per la prima volta, viene stabilita la chiusura anticipata al 14 novembre della femmina del fagiano, in modo da favorirne l’incremento sul territorio a caccia programmata. Limitazioni dei periodi e dei carnieri sono previsti anche per la starna e la coturnice, i cui prelievi possono comunque essere vietati su richiesta delle Province sentiti gli Ambiti territoriali di caccia. Inoltre, nel bimestre ottobre-novembre sono autorizzate due ulteriori giornate di caccia alla “selvaggina di passo” da appostamento, mentre viene anticipata la chiusura al 23 gennaio 2011 quella alla beccaccia. Il cinghiale, data la sua invadenza e dannosità (per l’agricoltura e la viabilità) può essere cacciato individualmente o nelle forme di braccata e girata dal 2 ottobre al 2 gennaio 2011. Al termine del periodo previsto (2 gennaio 2011), la Giunta regionale può disporre ulteriori giornate di caccia al cinghiale (da effettuarsi sempre nel mese di gennaio 2011), qualora i piani di abbattimento provinciali, presentati precedentemente alla Regione Marche, non siano stati completati. Per evitare un’eccessiva concentrazione di cacciatori sul territorio marchigiano il prelievo a quelli non residenti nella Marche viene consentito solo nei periodi che risultano comuni rispetto ai calendari delle regioni di appartenenza, a decorrere però dal 19 settembre 2010. Ai cacciatori della Repubblica di San Marino verranno inviati tesserini corrispondenti ai numero di cacciatori che hanno chiesto di esercitare l’attività venatoria nelle Marche. La caccia di selezione, autorizzata dalla Regione Marche, per le specie capriolo, cinghiale e daino, è subordinata a piani di prelievo risultanti dai censimenti faunistici effettuati dalla Amministrazioni provinciali.