"No al pedaggio", "Città isolata= città morta", "Pedaggi e rincari, il vostro rispetto per lavoratori e pendolari" sono le scritte sui manifesti.
«Con quest'azione - spiega Giorgio Ferretti, responsabile ascolano di CasaPound Italia - vogliamo denunciare e concentrare l'attenzione sull'ultimo salasso perpetrato ai danni dei cittadini: l'introduzione di un sistema di pagamento per l'Ascoli - Mare. In altre realtà sindaci e amministratori si sono mossi per scongiurare i rincari. Con la nostra azione di protesta, intendiamo anche mandare un messaggio ai nostri amministratori affinché si mobilitino per annullare immediatamente questa ennesima e ingiusta tassa».
CNA E FIAP SUL PIEDE DI GUERRA CONTRO I PEDAGGI SULL’ASCOLI-MARE
Cna Fita e Fiap, associazioni che rappresentano sul nostro territorio oltre l'80 per cento delle imprese che operano nel settore del trasporto su gomma, sono sul piede di guerra per l'introduzione di un pedaggio per chi percorre la superstrada Ascoli-Mare.
"Scelta assurda - commenta Gino Sabatini, presidente provinciale Cna - perché non solo si intaserebbe pericolosamente e di nuovo la Salaria ma si attuerebbe anche un processo inverso rispetto alla tanto auspicata prospettiva di rendere sempre più vicini i due poli provinciali".
“Applicare il pedaggio un un'arteria dove transitano migliaia di automobili e autocarri al giorno - aggiunge Roberto Galanti, coordinatore nazionale Fiap - significa infliggere un altro colpo all'economia locale già alle prese con crisi e delocalizzazioni. Il costo di questo ulteriore balzello renderà ancora meno competitive le imprese del Piceno”.
“Nel giro di un anno nelle Marche le merci trasportate sono calate del 20 per cento mentre il fatturato è sceso del 30 per cento. Inoltre insieme ai prezzi le nostre aziende hanno visto crescere indebitamento e fallimenti.” Un quadro preoccupante quello presentato da Roberto Grazioli, presidente della Cna Fita Ascoli, che ben inquadra il peso che avrebbe l'aggravio di costi causato da un eventuale pedaggio. "Un danno per gli autotrasportatori, ma non solo - conclude Francesco Balloni, coordinatore provinciale Cna – perché non dobbiamo dimenticare che il carico economico maggiorato verrebbe spalmato su i cittadini e su tutte le attività artigiane e commerciali che utilizzano anche più volte al giorno, e magari solo per brevissimi tratti, questa arteria. Un aggravio di costi che si spalmerebbe uniformemente sul nostro territorio che ha invece bisogno di recuperare produttività e competitività".