L'intero Cda di Restart (Francesco Gaspari (presidente), Giancarlo Romanucci (vice), i consiglieri Lino Coccia, Bruno Bucciarelli, Battista Faraotti, Alfredo Sperandio, Lorenzo Sensi, Claudio Di Cesare, mancava quello della Fondazione Carisap che deve designarlo), l'amministratore delegato della Sgl Carbon Italia Giuliano Sacchini, il direttore del sito ascolano Cesare Corona e Giuseppe Pierantozzi, poi i sindaci revisori e i commercialisti di Restart Srl. Complessivamente la società di capitali ascolana ha speso nell'acquisto dell'area 5 milioni e 600 mila euro. In appoggio agli imprenditori ascolani c'è una banca che ha creduto in questo progetto: il Monte dei Paschi di Siena, infatti alla firma del contratto di cessione erano presenti il responsabile dell'area Marche-Umbria Fausto Mecatti e Michele Zingaro responsabile Corporate di zona. Concluso l'atto notarile tutti a pranzo eppoi tutti in Confindustria a tifare per l'Italia ospiti del presidente Bruno Bucciarelli.
Quella calcistica è stata l'unica nota negativa di una giornata che segna il nuovo destino del Piceno dal punto di vista di un auspicato rilancio di produttività e occupazione.
«Oggi è finito un ciclo – dice Bruno Bucciarelli dopo la firma dell'atto – che io e i miei amici di cordata abbiamo iniziato 4 anni fa. Ero presidente del Consorzio Restart Scarl.
Ho coronato un progetto che era un sogno e oggi si è realizzato grazie alla coesione che c'è sempre stata tra di noi e al fatto che per una serie di circostanze ha visto l'ingresso della Fondazione Carisap in Restart Srl e alla forte vicinanza delle Istituzioni che ha permesso al progetto di andare avanti.
C'è tanta adrenalina creata dalla voglia di fare e ora Francesco Gaspari inizia il suo ciclo, una seconda fase certo più impegnativa ma con la consapevolezza che anche con l'ingresso di altre imprese che vorranno aderire si possa raggiungere l'obiettivo».
E il presidente di Restart Srl Francesco Gaspari guarda avanti. «Siamo usciti da un guado – dice Gaspari – ora l'area è nella disponibilità della città e siamo al punto zero del progetto.
Ci vuole l'aiuto di tutti con la stessa identità di vedute, Istituzioni in testa perché ci siano atti amministrativi consoni a permetterci di fare bene. Si è creata una task force tra Regione, Provincia e Comune per muoversi in modo coordinato tale da recuperare risorse tramite alcuni progetti.
Se ci fosse la possibilità di attingere ai fondi per la bonifica previsti dalla legge 152 visto che ora Ascoli e San Benedetto sono rientrate nella lista della legge 181 per le aree svantaggiate, l'impatto finanziario della riconversione sarebbe molto meno pesante».
Soddisfatto di questo passaggio anche l'assessore regionale al Piceno Antonio Canzian che lo ha definito un passo avanti che abbisogna di un'accelerazione da parte di un territorio coeso nel raggiungere questo obiettivo strategico insieme ad altri per ridare sviluppo e occupazione al Piceno.
Canzian ha incontrato i lavoratori della Maflow Spa a Palazzo dei Capitani e i sindacati preoccupati per l'aggiudicazione alla ditta polacca Boryszev SA della stessa Maflow. Canzian ha assicurato tutto l'impegno della Regione nel discutere il piano industriale in un tavolo ministeriale che sarà richiesto dal sindacato già da domani.