San Benedetto, la furia degli operatori turistici

San Benedetto, la furia degli operatori turistici

«Estate compromessa, le colpe hanno nomi e cognomi. Ci auguriamo che non amministrino più»

Inizia così il grido di disperazione dell'Itb Italia, l'associazione degli imprenditori turistici balneari, a seguito dei danni provocati dal maltempo sulla riviera sambenedettese.
«Tutto questo - prosegue la nota - in un periodo abbastanza tranquillo, figuriamoci cosa accadrà nel periodo delle alte maree (fine luglio e agosto) con straventi che arriveranno da nord.
Noi chiediamo a gran voce la sistemazione delle scogliere che nel tempo si sono deteriorate con inutile riporti. Occorre immediatamente un carico di massi di qualità senz’altro superiore e nello stesso tempo approntare uno studio di settore con il quale completare l’opera dopo la stagione estiva.
L’estate è chiaramente compromessa, le colpe hanno nomi e cognomi ben precisi, che ci auguriamo non amministrino più la nostra città.
Noi dell’Itb Italia, soci, sostenitori e simpatizzanti, giovedì 1° luglio ci faremo fotografare con la nostra maglietta “Why cant’we….?” (Perché noi non possiamo...?) nel tratto di spiaggia compreso tra gli chalet Stella Marina e Miramare e invieremo gli scatti a tutti i giornali e i quotidiani online.
Gli operatori hanno bisogno di amministratori che siano capaci di guidare una macchina così potente come San Benedetto. La nostra città ha perso non solo una buona parte di arenile, ma anche tutti i turisti i quali occupavano le prime file di ombrelloni che ora non ci sono più».