Migrazioni, cresce il numero di donne rifugiate

Migrazioni, cresce il numero di donne rifugiate

A confronto le esperienze di associazioni ed enti che lavorano con i richiedenti asilo

E’ quanto emerso dal seminario organizzato questa mattina a San Benedetto del Tronto dall’associazione On the Road per mettere a confronto le esperienze di associazioni ed enti che lavorano con rifugiati e richiedenti asilo .
“Le donne sono il perno della coesione nella comunità di provenienza  - ha spiegato  Vincenzo Castelli, presidente di On the Road – quando scelgono di emigrare significa che l’equilibrio in quella comunità si è rotto. E i dati degli ultimi cinque anni ci dicono proprio che sono in aumento le donne migranti.”
L’analisi di Castelli ha trovato conferma anche negli interventi dei responsabili della associazioni di Genova, Parma e Crotone partner di On the Road e della Provincia di Ascoli Piceno nel progetto “Aiutonomia” : “E’ proprio attraverso questo progetto finanziato dal Fondo Europeo per i Rifugiati – ha sostenuto Roberto Berselli del Centro di Solidarietà L’Orizzonte di Parma – che ci siamo resi conto di quanto anche sul territorio dell’Emilia Romagna la presenza di donne rifugiate e richiedenti asilo stia cominciando a incidere. E abbiamo verificato quanto le competenze di cui sono portatrici le donne le rendano  più facilmente spendibili nel mondo del lavoro in tempi di crisi economica”.  Migrazioni, crisi economica e condizione femminile sono stati l’oggetto delle riflessioni proposte da Stefania Scodanibbio, responsabile della casa di accoglienza gestita a Ripatransone dall’associazione On the Road per conto della Provincia di Ascoli Piceno: “Dobbiamo imparare a tenere in maggior considerazione le differenze culturali e le esigenze più urgenti delle donne con cui lavoriamo – ha dichiarato Scodanibbio – Siamo abituati a dare per scontate troppe cose che per chi arriva nel nostro paese senza conoscerne lingua e cultura non lo sono affatto. Tante incomprensioni nascono da qui”.
E su questo tema la testimonianza di Pino De Lucia Lumeno, della Cooperativa Agorà Kroton, è stata decisamente forte: “Pensiamo ai fatti di Rosarno: noi abbiamo proposto il progetto Aiutonomia per l’inclusione sociale di rifugiati nel momento in cui in Calabria si scatenava la caccia allo straniero. Siamo riusciti a gestire in modo efficace il progetto nonostante il momento fosse davvero critico. Dobbiamo essere grati ai lavoratori stranieri che hanno saputo ribellarsi alla ‘Ndrangheta, i Calabresi non hanno più il coraggio di farlo”.  L’esortazione a valorizzare la vitalità soprattutto dei più giovani tra gli immigrati è arrivata invece da Simona Binello del Centro di Solidarietà di Genova.
La massima disponibilità alla collaborazione con on the Road, capofila del progetto Aiutonomia,  è giunta dall’assessore provinciale Piunti e dai Sindaci di Ripatransone e San Benedetto, presenti al convegno, così come da parte di Sandra Magliulo del CIR Marche e Antonella Romanelli del Servizio Centrale dello Sprar (Sistema protezione rifugiati e richiedenti asilo) – Anci.
Prossimi appuntamenti in vista della Giornata mondiale del Rifugiato sono previsti per domenica 20 giugno (On the Road, in collaborazione con Musei Piceni,  propone agli ospiti delle proprie case di accoglienza visite guidate ai musei del territorio) e per domenica 27 giugno, data in cui (alle ore 21.00) al teatro San Filippo Neri di San Benedetto del Tronto, si terranno due spettacoli in cui donne e uomini stranieri racconteranno storie di migranti. Alle 21.00 andrà in scena “Anime migranti” , la performance a cura delle ragazze che hanno seguito il laboratorio guidato da Piegiorgio Cinì presso l’associazione On the Road. “Vie di fuga” è invece il titolo dell’atto unico proposto nella seconda parte della serata (ore 21.45) dal gruppo teatrale Recremisi, realizzato nell’ambito del laboratorio teatrale promosso dal Comune di Ancona e finanziato dallo SPRAR (Sistema di Protezione per Rifugiati e Richiedenti Asilo).