Le società telefoniche europee avevano cercato di bloccare l’attuazione della direttiva chiedendo invece che il mercato fosse lasciato libero di autoregolamentarsi. A loro avviso, l’imposizione del tetto massimo, violava i principi di sussidiarietà e di proporzionalità sanciti dal sistema legale europeo. Secondo gli operatori non era necessario regolamentare i prezzi proposti ai clienti in quanto era possibile agire sulle tariffe all’ingrosso.
Questa linea di pensiero in un primo tempo era stata presa in considerazione dalla UE lasciando le aziende di telecomunicazione libere di gestire autonomamente la questione,ma dopo una temporanea ed iniziale riduzione dei prezzi la situazione si era bloccata. Gli operatori contestavano l’intervento dell’Unione Europea auspicando che le decisioni in materia di chiamate dall’estero fossero lasciate alla giurisdizione dei singoli Paesi. L’Unione Europea è intervenuta in maniera decisa per tutelare i consumatori dal caro prezzi delle chiamate in roaming, decidendo di imporre un taglio ai prezzi finali proposti agli utenti.
Pertanto le società telefoniche dovranno ora proporre un prezzo massimo di 35 centesimi di Euro al minuto per le telefonate dall’estero, 11 centesimi per poter ricevere chiamate ed 11 centesimi per gli sms.Anche il traffico dati è stato incluso nella regolamentazione. La riduzione dei prezzi avverrà gradualmente e si concluderà entro il 2011.