Processo alla cricca, Improta si astiene

Processo alla cricca, Improta si astiene

Il magistrato era stato Gip nella stesso procedimento

giugno.
Il presidente ha dato atto di aver "depositato, l'11 giugno scorso, la dichiarazione di astensione nel presente procedimento ai sensi dell'articolo 34 del codice di procedura penale per aver svolto funzioni di Gip", accettata dal presidente del Tribunale di Firenze.
La Cassazione aveva dichiarato nei giorni scorsi l'incompetenza territoriale della procura fiorentina per questa inchiesta e sarà necessario attendere le motivazioni di quella decisione per definire il futuro del processo.
Intanto la Presidenza del Consiglio si è costituita parte civile nel processo contro la cosiddetta "cricca", un intreccio di interessi e favori reciproci tra imprenditori ed alti funzionari dello Stato, emerso dall'inchiesta sugli appalti per i grandi eventi a Firenze.
Lo ha spiegato oggi l'avvocato dello Stato Massimo Giannuzzi, parlando con i giornalisti prima dell'inizio della prima udienza del processo.
"Il decreto per la costituzione di parte civile è stato firmato da [il presidente del Consiglio Silvio] Berlusconi in persona", ha detto.
"Il nostro interesse è che il processo si incardini" ha aggiunto, spiegando che al momento l'avvocatura dello stato sta aspettando che si decida la questione della competenza per poi procedere.
Secondo l'avvocato Giannuzzi, "questi reati hanno leso l'immagine dell'amministrazione, poichè si tratta di funzionari in servizio presso un dipartimento della Presidenza del Consiglio. Il danno attualmente non è quantificabile, ma certamente l'immagine della presidenza è stata danneggiata".
I decreti per la costituzione di parte civile devono essere autorizzati dalla presidenza del consiglio, ha spiegato l'avvocato Giannuzzi, ma "mentre in genere li firma il sottosegretario [Gianni] Letta, questa volta è stato Berlusconi in persona a firmare".
 

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