Con La battaglia di Montorio un tuffo nel 1478

Con La battaglia di Montorio un tuffo nel 1478

Le province di Teramo e L’Aquila erano nel regno di Napoli, ma L’Aquila stava con lo stato pontificio

storiche del comune di Montorio oltre cinque secoli fa.
Nel 1478 le province di Teramo e L’Aquila ricadevano nel regno di Napoli, malgrado ciò L’Aquila parteggiava per lo stato pontificio.
Al conte Pietro Lalle Camponeschi, originario dell’Aquila, era stata affidata la contea di Montorio e di conseguenza i montoriesi parteggiavano anch’essi per lo stato pontificio insieme ad un gran numero di baroni che avevano le terre confinanti con esso.
I teramani, invece, erano fedeli sudditi del re Ferdinando II d’Aragona e questo era causa di conflittualità con i montoriesi.
A provocare le ire dei feudatari furono le nuove tasse imposte e il comportamento altero ed imprudente di Alfonso d’Aragona duca di Calabria, che vedeva di malocchio i baroni che erano riusciti ad arricchirsi a scapito della corona e non erano accorsi in suo aiuto nelle guerre da lui sostenute.
Costui si riprometteva di dar loro una lezione. Avvertiti di ciò i baroni si riunirono a Melfi tramando una congiura. Primo pensiero dei congiurati fu di ricorrere al papa Innocenzo VIII e di sollecitare l’intervento degli Angioini, ma Alfonso d’Aragona, insospettitosi, chiamò a Chieti Pietro Lalle Camponeschi con una scusa per poi arrestarlo spedendolo prigioniero a Napoli.
A questa notizia la città di L’Aquila insorse alzando le insegne del papa. Quasi tutti i baroni parteciparono a questa insurrezione, mentre Teramo, nel timore di ricadere sotto il dominio degli Acquaviva, si schierò dalla parte degli Aragonesi, guidati dallo stesso Alfonso.
Fu un duello di astuzie, stratagemmi e inganni tra le truppe del ree quelle dei baroni. Per un anno si fronteggiarono senza mai combattere. Poi il 24 giugno 1486 a Montorio accaddero drammatici avvenimenti, ai quali potrete assistere tuffandovi nel passato fra duelli cortesi, armi, armature e musica rinascimentale a partire dalle ore 18.00 al chiostro degli Zoccolanti.
Seguirà il corteo storico per le vie cittadine con l’esibizione degli sbandieratori e dei tamburini del gruppo storico “Città di Lanciano”, il palio delle contrade storiche e l’esibizione degli artisti di strada e degli acrobati Sinakt di Verona. La rievocazione storica de “La battaglia di Montorio”  chiuderà la serata, durante la quale sarà possibile degustare la cena della locanda.
Gemma Spada, nobil donna montoriese sarà interpretata da Roberta Di Donatantonio; al suo fianco Siviardo Franchi, interpretato da Luigi Falconi. A vestire i panni del Mezzafeccia Luigi Marietti, mentre gli armigeri, i nobili e i cortigiani saranno interpretati dalla Compagnia delle Armi di Teramo e dai cittadini montoriesi.

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