Al primo posto con il 20% di lamentele è il settore delle telecomunicazioni. Se alcuni anni fa i reclami erano legati alla telefonia fissa, oggi si aggiungono altri disagi con le nuove tecnologie quali internet,pay tv. Permangono i disservizi legati alle bollette poco trasparenti,ritardi nella riparazione dei guasti, pratiche commerciali aggressive con servizi supplementari mai richiesti ma presenti in bolletta,tipico l’ADSL rifilato ad anziani che non sanno neppure cosa è un pc. Seguono a ruota con il 18% di lamentele i servizi bancari.
Nel 2009 le segnalazioni riguardano i mutui con ripetute violazioni alla legge Bersani in particolare la rinegoziazione applicata in maniera difforme, tipica è l’ostilità delle banche nei confronti dell’utente che decide di cambiare operatore, tassi elevati, estinzione anticipata del mutuo, spese accessorie non dovute ma addebitate per l’operazione di accensione del mutuo sono la norma. Criticità si sono manifestate nel credito al consumo con sovraindebitamento, poca trasparenza delle condizioni contrattuali con clausole incomprensibili, truffe e raggiri. Tassi elevati dei finanziamenti specie nelle carte revolving spesso inviate all’ignaro cliente pur non essendo state richieste. Immediata iscrizione nella banca dati cattivi pagatori e difficoltà e lunghezza delle procedure per la cancellazione dalla stessa banca dati. Numerose sono state poi le segnalazioni di chiusura conti correnti con costi non dovuti e commissioni di massimo scoperto applicate illegalmente.
Segue con il 17% di lamentele il settore dell’energia elettrica ed il gas. Moltissimi cittadini hanno lamentato importi eccessivi nelle bollette e consumi anormali, errate fatturazioni e mancati rimborsi, mentre per coloro che hanno avuto la ventura di cambiare fornitore si è verificata la doppia fatturazione e sono state riscontrate pratiche commerciali illecite. Anche gli utenti del gas lamentano gli stessi problemi con le bollette,per il cambio del fornitore, ritardi nella attuazione del servizio, pessimo funzionamento dei contatori. Nei servizi pubblici locali criticità si hanno nel servizio idrico integrato che registrano disservizi per quanto concerne il canone di depurazione, errata fatturazione,continuo aumento delle tariffe e frequenti interruzioni del servizio.
Anche il trasporto locale, con l’8% di lamentele, risulta del tutto insufficiente per copertura territoriale rispetto agli altri Paesi europei, con inaffidabilità degli orari,cronici ritardi, condizioni igieniche dei bagni, specialmente dei treni pendolari, assolutamente indescrivibili. La scortesia e la scarsa professionalità degli addetti al servizio clienti è la norma.
“Il dato di fondo – commenta Antonio Gaudioso responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva – è che i disservizi sono ormai cronici ed ogni anno si ripetono allo stesso modo. Spesso gli aumenti non sono legati ad un miglioramento della qualità del servizio…in palese violazione degli standard di qualità”.
Urgono quindi efficaci normative a tutela dei cittadini e reale controllo su quelle esistenti, solo così riusciremo a superare il gap che ci divide dagli altri Paesi europei.