non aveva mai avuto contatti. Eppure in molti, principalmente all'interno del suo stesso partito hanno giocato grazie a quella congiuntura negativa carte pesanti per rimuovere un simbolo del cambiamento. Ci sono andati giù pesanti non tenendo in alcun conto dei riflessi umani di quella situazione a Canzian doveva sembrare addirittura "marziana". Ora saranno stizziti non solo dal successo decretato da un fiume in piena di persone c'è infatti una svolta nell'inchiesta per presunta tentata concussione alla Asur 13 che vedeva indagati il direttore dell'epoca, Michele Carmosino e altre quattro persone tra le quali il dottor Antonio Canzian, oggi assessore regionale. Il sostituto procuratore Umberto Monti ha chiesto al Gup il rinvio a giudizio per Carmosino e altri due indagati, mentre ha stralciato la posizione di Antonio Canzian e di un altro indagato.Stralcio che lascia chiaramente presupporre il proscioglimento da ogni accusa per Canzian e quindi per il neo assessore regionale c'è una richiesta di archiviazione sulla dirittura d'arrivo. Michele Carmosino e gli altri hanno sempre negato gli addebiti mossi dagli inquirenti.
La storia. L'inchiesta, che risale a due anni fa, scaturisce dalla denuncia presentata dal dottor Luciano Moretti, responsabile della Cardiologia del Mazzoni.
Nella denuncia Moretti lamentava presunte pressioni subite da parte dell'ex direttore dell'Asur 13 Michele Carmosino che erano tese a nominare un responsabile medico di un'unità operativa interna a Cardiologia.
Pressioni che avrebbero avuto una contropartita, secondo l'accusa, nel far restare o meno la segretaria personale del dottor Moretti (retribuita con le risorse dell'associazione no profit “Amici del cuore”) la quale, non essendo dipendente dell'Asur 13, non avrebbe potuto lavorare presso il servizio di cardiologia.
Altra forma di pressione, secondo la denuncia, sarebbe stata quella di scorporare l'Utic (unità coronarica) dalla Cardiologia per porla sotto la competenza della Medicina d'urgenza.
Questo secondo fatto in realtà è decaduto a causa di un'opposizione al passaggio da parte dei sindacati all'interno dell'ospedale. Nel corso dell'inchiesta il sostituto procuratore Monti ordinò alcune intercettazioni telefoniche che fecero allargare le indagini dall'ex direttore generale Carmosino ad altri medici tra questi anche Antonio Canzian. E il magistrato ha poi concluso per l'estraneità del dottor Canzian grazie all'interrogatorio reso dal medico che ha spiegato in modo lineare il senso di quanto si diceva nella telefonata.
Carmosino si era rivolto a Canzian in modo estemporaneo per un sorta di consiglio sulla situazione che si era venuta a creare. Il direttore generale dell'Asur 13 non riusciva, a suo dire, a venir fuori dallo stallo che si era creato per il fatto che il dottor Moretti, nonostante le ripetute sollecitazioni a proporre un nome di un medico da candidare per quella unità operativa, non dava risposte.
Antonio Canzian si limitò a dire che se non si fosse risolta quella situazione di fibrillazione, della quale ormai era investito tutto l'ambiente medico del Mazzoni, la vita del reparto e gli stessi pazienti ne avrebbero risentito e d'altro canto Carmosino, proprio perché direttore generale dell'Asur 13, aveva gli strumenti legittimi per risolverla.
Ora spetta al Giudice dell'udienza preliminare fissare la data per ascoltare le tesi dell'accusa e della difesa e decidere poi se Michele Carmosino e gli altri due indagati devono essere mandati a giudizio oppure prosciolti.