In proposito Padre Lombardi ha detto che”gli abusi feriscono a livello personale profondo. Per questo hanno fatto bene quegli episcopati che hanno ripreso con coraggio lo sviluppo delle vie e dei luoghi di libera espressione delle vittime e del loro ascolto….Il Papa ha scritto di essere disponibile a nuovi incontri con le vittime coinvolgendosi nel cammino di tutta la comunità ecclesiale, ma è un cammino che per raggiungere effetti profondi deve ancor di più svolgersi nel rispetto delle persone ed alla ricerca della pace”.
Padre Federico Lombardi ha poi affermato che “…bisogna continuare ad attuare con decisione le procedure corrette del giudizio canonico dei colpevoli e della collaborazione con le autorità civili per quanto riguarda le loro competenze giudiziarie e penali…….Solo così – prosegue il direttore della sala stampa – si può pensare di ricostituire un clima di giustizia e la piena fiducia nell’istituzione ecclesiale.
Si è dato il caso che diversi responsabili di comunità per inesperienza o impreparazione non hanno presenti quei criteri che possono aiutarli ad intervenire con determinazione, anche quando ciò può essere per loro difficile e doloroso, ma mentre la legge civile interviene con norme generali, quella canonica deve tener conto della gravità morale della prevaricazione e della fiducia riposta nelle persone che hanno responsabilità nella comunità ecclesiale”. Padre Lombardi ha quindi sottolineato che la premessa per prevenire questi reati di abuso è assolutamente necessario procedere ad una selettiva formazione dei candidati al sacerdozio, ma ancor più del personale delle istituzioni educative e pastorali.
Ha concluso dicendo “l’impegno per la protezione dei minori è un campo immenso ed inesauribile…coloro che vi si dedicano con sensibilità, generosità ed attenzione meritano gratitudine,rispetto ed incoraggiamento da parte di tutti in particolare dalle autorità ecclesiali e civili...Il Papa Benedetto XVI guida coerente sulla via del rigore e della verità, merita tutto il rispetto ed il sostegno della Chiesa”.