Malgrado non sia stato indicato uno sito specifico, il pensiero di tutti è corso alla Sentina, unica area di quel comune che non sia già densamente antropizzata.
Potrebbe trattarsi di una irresponsabile e cinica azione propagandistica proposta dai Verdi in chiusura di campagna elettorale, oppure no. In ogni caso, poichè non mi risulta che la notizia sia stata smentita, e considerata la gravità assoluta che avrebbe anche la remota possibilità che la stessa abbia un qualche fondamento, per le conseguenze devastanti che il semplice annuncio ufficiale di una tale eventualità avrebbe per l'economia delle Marche e dell'Abruzzo, per la salute dei cittadini e, in ultima analisi, per la pacifica convivenza nelle nostre zone, occorre che l'Amministrazione Provinciale assuma immediatamente informazioni presso il Governo e prenda una posizione ufficiale nettamente negativa al riguardo.
Vi è un malessere strisciante in ampi strati della popolazione per la mancanza di notizie ufficiali, in molti prevalgono invece lo scetticismo e l'incredulità, tutti sentimenti motivati dall'improponibilità di una ipotesi di tal fatta.
Occorre quindi fugare subito i dubbi e fare massima chiarezza, alzando comunque il livello della vigilanza delle istituzioni locali. Se necessario per scompaginare subito le fila di chi irresponsabilmente volesse creare allarme sociale fondato sul nulla.
Come noto tutta la fascia della zona Sentina direttamente prospiciente sul mare è compresa nel perimetro della “Riserva naturale della Sentina” istituita dalla Regione Marche nel 2004 e tutta l'area costiera del Comune di San Benedetto del Tronto (fatta eccezione per il porto e le sue immediate adiacenze) è interessata alla futura istituzione del parco marino “Costa del Piceno”, in merito al quale:
il 27 luglio 1998 è stato stipulato un accordo di programma tra la Provincia di Ascoli Piceno, la Provincia di Teramo, i Comuni di Porto Sant’Elpidio, Fermo, Porto San Giorgio, Altidona, Pedaso, Campofilone, Massignano, Cupra Marittima, Grottamare, S. Benedetto del Tronto, Martinsicuro e Alba Adriatica, successivamente prorogato con delibera della Giunta Provinciale n. 98 del 27 marzo 2006 “fino all'istituzione dell'Ente Parco e all'individuazione dell'Organismo di Gestione”;
nel 2008 la Provincia di Ascoli Piceno ha espresso parere favorevole sugli schemi di decreto istitutivo e di regolamento di disciplina (delibera di Giunta Provinciale n. 147/2008).
Per tutti questi motivi, anche nella mia specifica qualifica di presidente della 2° commissione, competente in materia di politiche ambientali e risorse energetiche, ho presentato un'interpellanza al presidente della provincia Piero Celani e all'assessore alle politiche ambientali e risorse energetiche Antonini per sapere:
- se il fatto comunicato dagli organi di informazione sia vero;
- se dello stesso fatto sia pervenuta alcuna informazione all'Amministrazione Provinciale e, in caso affermativo, se essa sia esatta;
- se l'Amministrazione Provinciale sia a conoscenza di provvedimenti adottati dal Governo o da altri organismi appartenenti all'amministrazione centrale dello Stato nel senso indicato dagli organi di informazione citati o di provvedimenti che siano in procinto di essere adottati in proposito;
in caso negativo, se e quali azioni conoscitive l'Amministrazione Provinciale intenda porre in essere, e in quali tempi, per accertare la fondatezza o meno delle notizie riferite;
quali siano gli intendimenti dell'Amministrazione Provinciale in merito alla possibilità che il Comune di San Benedetto del Tronto possa essere individuato come sede di una centrale nucleare.
Ho chiesto che mi venga fornita risposta orale nel corso della prossima seduta del consiglio provinciale prevista per il 15 aprile prossimo».