I due insieme avevano approfittato dell'infermità psichica di P. U. e con una serie di atti lo avevano spogliato di tutti i beni. In partcolare Musto aveva collaborato alla vendita di una villa ad Ascoli Piceno. I due si sono appropriati delle somme di danaro provenienti dalla vendita degli immobili della vittima.
Somme che complessivamente si aggirano intorno ad 1 milione mezzo di euro. Il giudice Filippello ha sostanzialmente accolto la richiesta della pubblica accusa rappresentata in aula dal pm Umberto Monti, anzi ha addirittura aumentato di un 1 mese la pena per Silvana Centrella rispetto a quanto aveva chiesto il pm.
La Centrella aveva additittura costituito una sas per gestire una casa di riposo nell'immobile di via Federici.
I due complici avevano convinto lo sprovveduto a redigere a proprio favore una procura generale per compiere tutti gli atti di amministrazione ordinaria e straordinaria , di disposizione ed esecuzione che riguardino tutti i beni presenti e futuri di P. U. Si tratta di beni immobili ubicati a Spoleto, Acquaviva PIcena e Ascoli, tutti venduti a prezzi presumibilmente inferiori ai valori di mercato. 
Nel corso dell'esame del teste Monopoli, sottufficiale della Guardi di Finanza di Ascoli Piceno, è emerso che il totale delle somme che risultano incassate a seguito delle vendite immobiliari è pari ad euro 478.000 ( esclusi euro 160.00 riultanti dalla vendita delal villa di via M. Federici , somma però mai pagata da Musto Gerardino nemmeno in minima parte ). Scondo la perizia Diomedi i beni immobili venduti avevano un valore e pari a euro 1.458.481.
Il pm Umberto Monti ha chisto e ottenuto dal giudice la nullità   dell'atto   di compravendita  riguardante immobile di via Marcelle Federici 12 di Ascoli Piceno  e la sua restituzione alla vittima P. U. nella persona dell'amministratore di sostegno, cioè l'avvocatoGiuseppe Falciani