Coop Iside sgombera il vecchio Mazzoni

Coop Iside sgombera il vecchio Mazzoni

Recuperati importanti archivi storici relativi agli ambiti sanitari. Notevole risparmio energetico

Le attività svolte hanno riguardato oltre al materiale non cartaceo, soprattutto la selezione del voluminoso  materiale cartaceo documentale giacente.
La documentazione è stata selezionata e catalogata sulla base della normativa vigente e del relativo massimario di conservazione e di scarto.
La grande mole di materiale è stata inoltre oggetto ai autorizzazione alla Soprintendenza Archivistica delle Marche per la parte da avviare a smaltimento. Il materiale cartaceo conservato è stato censito e riordinato, suddiviso per materie e depositato in appositi spazi interni. Il progetto si è realizzato sotto la Direzione dell’Unita Operativa Complessa (UOC) della ZT Asur 13, e del Sig. Carlo Calvaresi per la Cooperativa Sociale ISIDE.
Nel progetto  sono stai impegnati con successo oltre ai soci della cooperativa anche 3 giovani del Dipartimento di Salute Mentale con il tutoraggio del Sig.Piero Nori. Sono stati riorganizzati tutti i documenti in oltre 8.470 scatole da archivio, che affiancate coprirebbero una lunghezza di 3.380 metri lineari.
Un ulteriore dato riguarda la carta avviata in ricicleria tramite l’ azienda Ascoli Servizi Comunali, a seguito della autorizzazione della Soprintendenza, che ha raggiunto il ragguardevole peso di 62 tonnellate.
Questo ultimo dato relativo alla carta recuperata e riciclata significa che 930 alberi non saranno tagliati, che ci sarà un minore consumo di acqua per la produzione di carta di 27milioni di litri, ed un minore consumo di energia elettrica di 259.600 kilowattora.
Nell’ambito di tali attività sono stati inoltre recuperati importanti archivi storici relativi agli ambiti sanitari, e 3 volumi di cui uno addirittura del 1500 attualmente al vaglio di esperti ricercatori. (foto)
Una iniziativa che oltre a risolvere un annoso problema ha anche contribuito positivamente ad obiettivi sociali ed ambientali, grazie anche alla lungimiranza dei responsabili della ZT Asur 13.