«Ora la proprietà non ha più alibi – sottolinea il presidente della Provincia, Piero Celani – Se fino a qualche tempo fa qualcuno poteva insinuare dubbi, adesso le carte ci sono. Mi aspetto che il progetto di bonifica non avvenga in tempi biblici, bastano 120 giorni. Noi inizieremo il percorso amministrativo rispettando la delibera dello scorso marzo».
La soluzione ora prevede due possibilità: la variante ordinaria ma anche l’accordo di programma. «L’accordo di programma è la scelta preferibile – aggiunge Celani – Il progetto verrebbe infatti discusso nella Conferenza dei servizi ed i passaggi saranno quindi pià tecnici».
Il 16 dicembre 2009 l’amministratore delegato della Sgl Carbon Giuliano Sacchini e l'ex presidente del Consorzio Restart Bruno Bucciarelli avevano sottoscritto il contratto preliminare di vendita dell'area per un importo di 5 milioni e 600 mila euro.
«Il prossimo 20 giugno ci sarà il passaggio definitivo alla nuova proprietà – prosegue Celani – Se non ci saranno intoppi entro l’anno la partita si potrà dire chiusa. Ci aspettiamo che la proprietà dia impulso alla definizione del progetto di bonifica, in modo da avere una quantificazione precisa dei costi».
Già i costi. Si parla di un costo variabile tra i 25 e 30 milioni di euro. Parte di questi saranno coperti da un percorso di nuova residenzialità. «Non si può parlare di speculazione edilizia – precisa Celani – Lo schema da seguire sarà quello previsto nel progetto preliminare».
«Anche se dovesse salire il costo di bonifica – commenta Castelli – Ascoli non potrà certo assorbire una grande quantità di volumi. Ci dovrà essere un limite».
Ed infine una rivelazione sui fondi Fas. «I finanziamenti devono ancora esser trasferiti - concludono - ma potrebbe esserci la necessità che la Regione li rimoduli. Non è escluso che anche Ancona possa fare la sua parte».