I militari hanno fatto sapere di aver sospeso la Costituzione e sciolto tutte le istituzioni politiche.
Le tensioni nel paese dell'Africa occidentale, famoso per le sue esportazioni di uranio, si erano acuite molto da quando, lo scorso anno, il presidente Tandja aveva cambiato la costituzione per ampliare i suoi poteri, una mossa che aveva scatenato critiche interne ed era costata al Niger anche sanzioni internazionali.
"Noi, le forze di sicurezza e della difesa, abbiamo deciso di porre fine ad una situazione di tensione politica della quale siete già tutti a conoscenza", ha fatto sapere in un comunicato un portavoce della giunta militare, che si autodefinisce Supremo Consiglio per il Ripristino della Democrazia.
Nel comunicato non si fa menzione di Tandja, ma fonti militari sostengono che il presidente sia stato catturato insieme a numerosi ministri. Le stesse fonti, infatti, parlano di un assalto al palazzo presidenziale condotto dai soldati guidati dal colonnello Adamou Harouna, che sarebbe sfociato in uno scontro a fuoco di quattro ore nel cuore della capitale, Niamey.
I militari, nel loro comunicato, hanno annunciato anche la chiusura dei confini e l'imposizione del coprifuoco notturno. La giunta non ha specificato per quanto tempo vuole detenere il potere, ma ha chiesto il supporto tanto dei cittadini quanto della comunità internazionale
UNIONE AFRICANA VERSO SOSPENSIONE
Intanto l'Unione Africana ha deciso di sospendere il Niger dopo il golpe: "Condanna e sospensione", ha risposto un alto funzionario dell'Ua alla domanda sulle mosse decise dal Consiglio di Pace e Sicurezza dell'organismo.